Marco Roascio è un autore locale noto per la sua cabalinguistica. Ovvero, l'uso della permutazione anagrammatica come spunto per interventi artistici. Abbiamo già parlato dei suoi interventi (vedi qui), spesso legati anche a temi di impegno ecologico e civico. Questa volta il suo intervento è legato invece al clima carnascialesco che attraversa la città. Roascio ha infatti realizzato una serie di ben 100 anagrammi a partire da un testo sul carnevale. "CARNEVALE DI MONDOVI', SFILATE DEL SEDICI E VENTITRE' MARZO": questo il testo di partenza. Da cui si producono variazioni sorprendenti, sempre sul tema del Moro, il re indiscusso della festa, a Mondovì.
Le più interessanti sono quelle più eclettiche. Ad esempio: "Il Moro cede al caffè invendibile. Svetta, deborda: si reinventi". Viene in mente un Moro divenuto sponsor di qualche caffè come il terrificante Rinko, parodia di una nota marca.
Oppure "Il Moro brevetta DVD offensivi creati dai cinesi: e ne debellai!" Mi piace pensare a questi DVD cinesi - magari imitazioni dei classici disneyani - diffusi sotto l'imprimatur del Moro come una sorta di scherzo goliardico subliminale impossibile da debellare per la pervasività della loro diffusione. Magari, ecco, non al livello di quelli ideati da quel satanasso di Tyler Durden di "Fight Club" (che ovviamente esecriamo!).
Oppure: "Affibbiarle ca' del Moro, Eden da vedere? Venite, stilnovistici!". Questo anagramma che tira in ballo Dante Alighieri, Guido Cavalcanti e Guinizzelli e tutta la compagnia poetante, pare un rimando appropriato all'attuale Bela Monregaleisa. Biondissima, come una Donna Angelicata che si rispetti, non ha nulla da invidiare a Beatrice di Folco Portinari. Almeno stando al nostro campanilismo monregalese, ovviamente.
Non manca una certa visione critica del Moro, e non solo perché in generale in questi anagrammi beve o mangia in sazietà, anzi, fino all'eccesso. "Il Moro, infernale latifondista, eccede: vi devasterebbe!". Qui il Re Moro sembra divenire un diabolico Ubu Roi, un terrificante Re Baldoria marinettiano.
Ma invitiamo a scoprire direttamente sul sito le cento - letterali - variazioni, che sono state anche utilizzate nell'ambito del carnevale, in una Ca' del Moro allietata da un manifesto gigante recuperato e istoriato dall'instancabile Roascio, sempre in bilico tra riciclo e permutazione.