Sta volgendo a conclusione una bella mostra presso La Meridiana Tempo, "Tubo de escapo" dei fotografi Lorenzo Avico, Giorgio Veronesi, Roberto Semenzato. La mostra, sottotitolata "Frammenti di Cuba", espone una serie di scatti realizzati nell'isola dai tre autori, prevalentemente in bianco e nero, associati comunque a fotografie a colori e a oggetti simbolici del mondo cubano. Il titolo costituisce una variazione su "tubo de escape", tubo di scappamento, dati i numerosi studi di auto d'epoca presenti nelle foto; mentre "escapo" è il presente di "escapar", fuggire, che rimanda al viaggio come evasione dalla quotidianità.
In ogni modo, a rimarcare la scelta del titolo e il suo rapporto con l'automobile come oggetto dell'immaginario, una splendida Nash Airflayte del 1952, rossa e bianca, ha fatto bella mostra di sé all'ingresso dell'esposizione. Le musiche, scelte da Stefania Tagliatore, appassionata di musica latino-americana, sono state la colonna sonora della mostra-installazione, mentre Anna Parolini ha aperto l'evento e Attilio Iannello ha curato la presentazione, soffermandosi in particolare sulla valenza del "frammento" come tipologia del fotografico.
Egli afferma infatti: "La mostra ha anche un sottotitolo “Frammenti di Cuba”. La parola frammento etimologicamente deriva da frangere, rompere. E la fotografia infatti rompe, frange un continuum. La parola frammento ha la stessa radice di fragile. Il frammento è infatti un elemento tolto dal tutto. Pensiamo ad una foglia tolta dal suo albero: la vediamo appassire, seccare sbriciolarsi annullandosi. Nella fotografia tutto ciò non avviene: l’aver fermato per sempre un istante della vita di una persona, di un luogo, di un paesaggio non rende il frammento fragile ma potente, pieno di vita propria, una vita perennemente rinnovata ogni qual volta qualcuno gli posi sopra uno sguardo consapevole."
Mentre per quanto riguarda Cuba, è evidente il suo valore non casuale, fortemente simbolico, patria di un comunismo sudamericano sfida diretta al sistema statunitense cui l'isola si trovava - e si trova tutt'ora - dirimpetto. La rivoluzione di Ernesto Che Guevara, assurto a massima icona mondiale della sinistra dal '68 in poi: e infatti una foto della mostra omaggia il suo mito, e l'autore dello scatto fotografico che ne ha eternato l'icona eternamente riprodotta su mille oggetti di merchandising (non senza un certo paradosso) come una Gioconda del XX secolo. Ma anche quella di Fidel Castro, della Crisi di Cuba del '62, dell'ultimo avamposto possibile di un sistema socialista (se si eccettua la Cina, enorme ma in profondo allontanamento dal modello, e il piccolo totalitarismo nordcoreano). E se la visita in extremis di Obama aveva rappresentato una distensione, l'attuale era trumpista ha riaffermato un certo antagonismo tra i due modelli sociali e politici.
Ancora per un weekend, dunque, è possibile immergersi nella Cuba catturata dagli obiettivi dei tre autori: uno sguardo diverso ed avvicente, a cui consiglio senz'altro di dedicare una attenta visita.
Abbiamo parlato di:
Tubo de escapo
Frammenti di Cuba
Fotografie di
Lorenzo Avico
Giorgio Veronesi
Roberto Semenzato
Mondovì, Meridiana Tempo, Piazza S.Pietro 1 Mondovì
23 Giugno 2018 - 22 agosto 2018