ove mesi e 15 giorni di reclusione (con la sospensione condizionale) per aver venduto droga a ragazzini di 16 anni. È la pena che il tribunale di Cuneo ha inflitto a Muhammet Mannet, nato in Gambia e domiciliato a Magliano Alpi. Il Pm aveva chiesto che i giudici gli infliggessero una pena di tre anni. «Era il superiore gerarchico di altre due persone che si occupavano del contatto diretto con i clienti. – Ha detto il pubblico ministero – Entrambi richiedenti asilo e ospitati in un albergo messo a disposizione dallo Stato italiano e pagato coi soldi dei contribuenti».
Il sostituto procuratore ha anche sottolineato che l’imputato «Non disdegnava di consegnare le dosi di cannabis anche direttamente ai minorenni». La squadra mobile della questura lo arrestò a Mondovì il 12 novembre 2015 dopo che aveva nascosto nel cespuglio di un parco le dosi da vendere. «Gli agenti lo videro mentre metteva gli involucri con le dosi dentro agli arbusti – ha ricostruito il pubblico ministero - quando andò via presero il materiale accertandosi che si trattava della cannabis. Al suo ritorno i poliziotti, che continuavano il loro appostamento, assistettero alla scena di lui che urlava arrabbiato prendendo a calci il cespuglio».
Il difensore ha chiesto una pena ridotta perché «Si trattava delle infiorescenze, il cosiddetto “cannabis light”».