La notizia era già comparsa su L'Unione Monregalese due settimane fa. Tuttavia, oggi l'attenzione mediatica è tornata sul tema del ponte "Mollere" di Ceva della A6, quello più vecchio nel tratto in direzione Savona. La società SIAS (Gruppo Gavio) ha confermato che abbatterà e ricostruirà il ponte del'autostrada: non perché sia rischio, ma perché il costo della manutenzione supererebbe quello dell'abbattimento e ricostruzione. Era stato costruito negli anni '60.
La SIAS è il quarto operatore al mondo per gestione autostrade, che attraverso le sue concessionarie ha in mano la Torino-Savona, l’Autostrada dei Fiori (ovvero la A10, ma solo nel tronco Ventimiglia-Savona: da qui in poi, fino a Genova, come è noto è di “Autostrade per l’Italia”), la Asti-Cuneo in costruzione, la Torino-Milano, la A21, la A15, la A12 e alcuni tratti di tangenziali o trafori (tra cui il Frejus e il Gran San Bernardo). Qual è lo stato delle cose, secondo SIAS? «Da quando abbiamo in mano la gestione, nel 2012, abbiamo fatto lavori in molti punti della tratta. Sui viadotti della A6 nella zona del Monregalese, gli interventi sono stati questi: fra il 2014 e il 2015 abbiamo completamente ricostruito i viadotti “Madonna di Galizia” e “Mondalavia” nel tratto di Bene Vagienna. Nel 2014-2015 abbiamo avviato i lavori di miglioramento sismico per i viadotti “Chiaggi” a Priero, “Stura di Demonte” a Fossano e “Prione” a Niella Tanaro: tutti lavori ultimati. Sono attualmente in corso i lavori al viadotto “Branzola” di Mondovì, “Generale Franco Romano” a Fossano e “Termoia” a Magliano. Al termine dell’estate verrà demolito e ricostruito il viadotto “Mollere” a Ceva».