Torna a Murazzano la grande tradizione dell’Antica Fiera dei Trenta, mostra di “Ovini di razza delle Lange” che ogni anno viene letteralmente presa d’assalto da una grande folla di visitatori ed espositori. L’apertura della manifestazione va in scena giovedì 30 agosto, quando per tutto il giorno sarà possibile ammirare i bellissimi capi in mostra, esposizione di un’ottantina fra arieti, pecore ed agnelli, nei box appositamente allestiti dal Comune in piazza Mons. Dadone. In mattinata, una speciale Commissione tecnica formata da esperti di settore valuterà gli ovini presenti, visitando gli animali direttamente nei loro box. La kermesse langarola proseguirà poi il giorno successivo, venerdì 31 agosto, con l’allestimento della grande fiera-mercato in piazza Mons. Dadone. In mattinata, verso le ore 11, ecco il momento più atteso della “due giorni”: la premiazione degli animali vincitori della mostra “Ovini di razza delle Langhe”. L’Antica Fiera dei Trenta di Murazzano è organizzata dal Comune, in collaborazione con la Regione Piemonte, l’A.R.A. Piemonte, l’Assonapa e l’Associazione allevatori ovini selezionati razza delle Langhe. I visitatori potranno ammirare, in concorso, gli ovini portati in fiera dall’azienda agricola “Il Forletto” di Allaria di Murazzano, dell’azienda agricola “Perla di Langa” di Murazzano, dell’allevatrice Manuela Bertone di Murazzano, dell’allevatrice Christine Draps Veglio di Bossolasco, dell’azienda agricola Marco Ferrero di Murazzano, della società Fratelli Robaldo di Serravalle Langhe e degli allevatori Massimiliano Gastaldi di Chiusa Pesio, Marcello Gatto di Murazzano, Rocco Gatto di Murazzano, Silvio Pistone di Borgomale e Germana Ramonda di Murazzano.
Nuovi allevatori giovani, per il rilancio del settore
Una volta, quella di Murazzano era la fiera di fine stagione in cui i pastori si scambiavano gli arieti per la fase riproduttiva che avrebbe dato frutti a inizio primavera. Allora i greggi contavano centinaia di pecore e ogni azienda riusciva a garantirsi il reddito con gli agnelli e la produzione del formaggio Murazzano insignito della Dop. Oggi i produttori si contano in poche decine: sono gli “eroi” moderni di un'eccellenza allevatoriale cui è dedicata l'antica Fiera dei 30. «La maggior parte dei capi proviene dalle terre alte langarole, dove la razza ha il suo baricentro genetico – spiega Battista Camisassa, capo area di Arap –. Oggi le pecore di Langa iscritte al libro genealogico sono 2.310, con un piccolo aumento dopo anni di caduta libera in cui la razza era a rischio di estinzione. Ci sono per fortuna nuovi allevatori giovani, che operano con grande passione e capacità. Come Arap svolgiamo i controlli funzionali e assicuriamo l'assistenza tecnica». Dello stesso avviso anche il vicesindaco Roberta Serasso, che aggiunge: «L’ingresso in scena di giovani allevatori impegnati anche nell’attività agrituristica è confortante, ma essi non vanno lasciati soli. Oggi esiste un problema sempre più serio di difesa dei greggi dagli attacchi dei predatori selvatici. Il nostro è un ecosistema unico e fragile, in cui la pecora di Langa oltre a fornire un latte straordinario garantisce la manutenzione del territorio. In questo contesto la figura del pastore-produttore è il perno economico fondamentale e va tutelata. Nel contempo bisogna continuare nell'opera di valorizzazione del Murazzano Dop».