Con una grande festa, molto partecipata, tutta Dogliani ha celebrato domenica mattina la conclusione dell’anno catechistico e soprattutto gli 80 anni di don Luigino Galleano e i suoi 21 anni di parrocchia in paese. Alla Messa delle 10.30 erano presenti moltissime persone, tra le quali anche il sindaco Franco Paruzzo e l’Amministrazione comunale, i rappresentanti delle Associazioni di volontariato e di categoria, i sindaci precedenti che in questi 21 anni hanno collaborato con il parroco, Bernardino Chiapella, Clemente Gallo e Nicola Chionetti, l’ambasciatore Luigino Einaudi, i parenti di don Luigino, i bambini e ragazzi del catechismo e i componenti dei Consigli Affari Economici della parrocchia e del Consiglio Pastorale Inter-parrocchiale. Durante l’omelia, don Luigino ha ripercorso gli anni di impegno e di guida pastorale a Dogliani, improntando il discorso su tre parole fondamentali: “grazie”, “perdono” e “augurio”. Dopo la comunione è intervenuto il prof. Claudio Daniele, presidente del Consiglio pastorale, che ha sottolineato come la presenza di don Luigino in questi anni abbia segnato la storia della parrocchia non solo nelle opere esteriori ma anche nel cuore e nella mente di tante persone. Daniele ha inoltre sottolineato la particolare dote di “imprenditorialità pastorale” che ha contraddistinto il ministero di don Luigino, dicendo che ogni scelta o decisione pastorale ha sempre avuto un riscontro reale, effettivo e coerente con la realtà. In seguito è intervenuto il sindaco Franco Paruzzo che, nel suo discorso, si è voluto soffermare sulla decisione di don Luigino, già annunciata in precedenza, di rimettere il mandato di parroco nelle mani del vescovo. «Questo passaggio – ha spiegato il primo cittadino – costituisce un momento delicato per la nostra comunità, perché il sacerdote non è solo uno che “lavora” in un ufficio, ma è testimone di vita, e la presenza di don Luigino a Dogliani ha costituito una pietra miliare sulla quale costruire il futuro». Il sindaco ha inoltre espresso grande apprezzamento per il lavoro del parroco che ha sempre cercato di creare una grande famiglia di amici, costruendo veri rapporti di stima e di rispetto.
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