Tramontata, almeno per il momento, l’ipotesi che avrebbe portato alla nascita di un grande “Campus dell’arte e della cultura” nel maestoso edificio del Sacra Famiglia di Dogliani Castello, il Comune sta pensando ora ad una nuova strada per il riutilizzo degli spazi. Il Sacra Famiglia potrà ospitare in futuro una struttura socio-assistenziale, riabilitativa o sanitaria? Proprio per capire se ci siano cooperative o imprese interessate all’idea, il Comune ha pubblicato un “avviso esplorativo” sul proprio albo pretorio. Il Sacra Famiglia, complesso di grande pregio architettonico, è ormai inutilizzato da anni, ma i suoi vasti spazi in futuro potrebbero tornare ad ospitare una delle strutture di riferimento per il territorio. Per centrare l’obiettivo però c’è bisogno di una programmazione mirata, alla quale ormai da tempo sta lavorando l’Amministrazione comunale: «Puntiamo a valorizzare al meglio un edificio storico e molto importante come il Sacra Famiglia – spiega il sindaco di Dogliani, Franco Paruzzo –. Gli spazi sono immensi e si prestano a molteplici funzioni. Ovviamente, dopo anni in cui la struttura non è più stata utilizzata, l’edificio necessita di alcuni lavori, ma proprio in questi mesi si sta operando per risistemare i locali, che comunque erano ancora in buone condizioni. Ora vogliamo capire se ci siano soggetti interessati all’attivazione di un servizio socio-assistenziale al primo piano del Sacra Famiglia, dopodiché ci muoveremo di conseguenza per affidare la gestione. Questo è solo il primo passo, in un ampio progetto di riutilizzo totale del grande immobile». Gli interessati all’iniziativa possono inviare una lettera di presentazione, direttamente presso gli uffici del Comune di Dogliani, entro mezzogiorno del 30 giugno. Dopodiché una speciale giuria di esperti individuerà cinque progetti e valuterà le possibili ipotesi di affidamento della gestione, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’avviso, scaricabile dal sito web del Comune, riporta anche i requisiti minimi dei quali bisogna essere in possesso per la candidatura. Si apre, a questo punto, un nuovo possibile scenario futuro per la “nuova vita” del Sacra Famiglia.
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