Se sarà veramente una via di rilancio accademico in città, lo vedremo. Però è un dato di fatto che Mondovì sarà una delle sedi di quella che è stata chiamata “Accademia delle Alte Terre”: l’Università della Montagna, che in Lombardia già esiste con un polo in Val Camonica. Ora arriverà anche in Piemonte, la scorsa settimana è stato firmato un accordo in Regione alla presenza, fra gli altri, del presidente Chiamparino, dell’assessore De Santis, del rettore del Politecnico Gilli, del sindaco di Mondovì Viglione e del prof. Teresio Sordo di Mondovì. L’incontro era convocato da Antonio Ferrentino, presidente intergruppo consigliare Amici della Montagna, e al tavolo c’era anche Mariano Allocco, segretario dell’Associazione “Alte Terre”: «Da qui parte il percorso universitario – spiega Allocco – che affiancherà il territorio. Un contributo sostanziale dato dalla nostra Regione alla strategia della Macroregione Alpina voluta dall’Europa». Il ruolo di Mondovì? «In accordo col Politecnico, verranno ospitati qui dei Master specifici, come quello sulle risorse idriche nelle terre alte». Il Comune si è offerto di mettere a disposizione i locali, come del resto già previsto nella convenzione col Poli.
A Mondovì l’Università della Montagna
Se sarà veramente una via di rilancio accademico in città, lo vedremo. Però è un dato di fatto che Mondovì sarà una delle sedi della “Accademia delle Alte Terre”.