Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giampiero Caramello, coordinatori di FI Mondovì e consigliere comunale. Anche lui, come già altri consiglieri nelle scorse settimane, chiede il punto sulla situazione dell'Alberghiero e invoca la convocazione di un Consiglio comunale aperto.
«Ho letto, preoccupato, la notizia che i finanziamenti necessari per dare soluzione ai problemi dell’Alberghiero di Mondovì non arriveranno (ndr: in realtà la notizia, pubblicata da L'Unione Monregalese, è che i finanziamenti della Regione non arriveranno nel 2018 - ancora da capire se verranno stanziati negli anni successivi). Una notizia che non deve e che non può passare in sordina: sono passati 8 mesi dall’emergenza causata dalla frana e oggi tutto il castello di parole e ipotetici progetti annunciati da Provincia e Comune per dare un futuro a una scuola di eccellenza è svanito come una bolla di sapone. Per mesi abbiamo osservato l’evolversi di una situazione sicuramente complicata, dove abbiamo assistito al rimpallo di competenze politiche e amministrative tra Provincia e Comune, con proposte di soluzione ai problemi della scuola che ci parevano confuse e poco chiare e che ahimè si sono confermate tali. Prima ci è stato detto di voler sistemare le scuole esistenti, poi di recuperare il Michelotti, poi ancora di una nuova scuola all’Altipiano. Ma oggi prendiamo atto che non era proprio così, al Michelotti il Sindaco ha ipotizzato di allocare gli uffici dell’Asl, o forse ancora no, perché in alternativa ha pensato di adibire la struttura a residenza. Ed in ultimo, la notizia che la nuova scuola dell’Altipiano non si fa perché per avere i finanziamenti Europei tramite la Regione il progetto che è stato presentato avrebbe dovuto essere immediatamente realizzabile! Ma perché allora illudere tutti e in primis i ragazzi e le loro famiglie? Qualcosa più di una sensazione ci dice che gli studenti oggi possono contare su una sola certezza, sull’impegno straordinario ed esemplare della dirigenza e del personale docente che si rimboccato le maniche e che si è inventato l”Alberghiero diffuso”. Soluzione che però non può durare in eterno! Il futuro dell’Alberghiero e del sistema scuole di Mondovì non può più aspettare: serve un progetto chiaro e concreto che chi ha la responsabilità di governare la Città e la Provincia ha l’onere di formulare. Non è più il tempo di annunci e parole inconcludenti. Basta progetti che non possono essere finanziati. Una proposta: venga organizzato un Consiglio Comunale aperto con la presenza e la partecipazione di tutti gli enti e le istituzioni interessate – Provincia,Regione, la Scuola, il Miur, per giungere ad una soluzione definitiva, realizzabile, con tempi certi e possibilmente condivisa. La storia ha permesso a Mondovì di chiamarsi città degli studi, vorremmo continuasse a farlo!»