Era la prima volta che il Consiglio comunale in carica si esprimeva ufficialmente sul più grande tema del futuro industriale della città: il Polo logistico nell’area “Lannutti” a Pogliola. Una «fabbrica senza ciminiere», come l’ha definita il manager Walter Lannutti. Un sito di stoccaggio e smistamento merci, collegato via treno col retroporto di Savona (la piattaforma di Vado Ligure). L’argomento era così corposo che, da solo, ha occupato la metà della discussione del Consiglio comunale del 30 ottobre. Era la prima volta che se ne parlava, ed è accaduto grazie a un’interrogazione posta dai consiglieri di minoranza Stefano Tarolli e Paolo Magnino (quest’ultimo assente alla riunione). Interrogazione che poneva molte domande, ma una in particolare: per l’Amministrazione Adriano è una priorità oppure no?
Adriano gira attorno all’argomento: «Ce ne stiamo interessando - afferma -. Ma l’Amministrazione è anche attenta al tema, altrettanto importante, del consumo del suolo, e si stanno facendo dei ragionamenti anche sul rapporto che ci può essere tra occupazione e volumi che vengono impiegati per l’attività di queste imprese». Una risposta “titubante”, secondo Tarolli, che ha incalzato: «Nella sostanza, non sono soddisfatto di queste risposte – ha detto –. Mi sarei aspettato una risposta chiara e non l’ho trovata». E qua la replica è arrivata nientemeno che dal presidente Elio Tomatis, che apostrofa Tarolli: «Guardi che la cementificazione di 200 mila metri quadrati è un tema che bisogna porsi. Nel momento delle decisioni sarà necessario avere tutti i dati sul tavolo. Dati che oggi non abbiamo, e che non sarà qualche convegno più o meno orientato a fornirci». Alla fine, la frase più interessante (anche questa, però, senza risposta) la pone ancora Tarolli: «Su questo tema si è parlato poco: forse perché su questo tema la maggioranza non è così d’accordo».