Ci avevano già provato qualche anno fa, ma non andò bene. Il Comune però vuole ritentare a giocare la carta del mercatino dell’usato (a Breo una volta al mese in p.za Ellero), spostandolo nel centro storico. A patto però che i commercianti siano d’accordo e tengano aperti i negozi.
VA RIQUALIFICATO
Il “Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate” si svolge a Mondovì Breo ogni quarta domenica del mese, in piazza Ellero sotto le grandi ali mercatali. Iniziato ormai molti anni fa, secondo molti frequentatori nel corso del tempo ha perso “appeal” diventando una via di mezzo fra un mercatino delle pulci e una sorta di “svuota-guardaroba”. Fra un vecchio mobiletto e qualche disco in vinile si trovano infatti bancarelle di generici abiti o scarpe usate, stoviglie, vecchi elettrodomestici senza pregio. Poco o nulla a che vedere, dunque, con un vero antiquariato. «Va senza dubbio riqualificato – afferma il sindaco Adriano – ed è nostra intenzione rilanciarlo con un nuovo bando».
LA RICOLLOCAZIONE
Parallelamente il Comune sta anche pensando a ritirare fuori dal cilindro una vecchia idea, già attuata e mai decollata, ovvero quella di portare il mercatino nelle vie del centro storico. La soluzione era già stata tentata diversi anni fa, ma si era interrotta per una lunga serie di problemi legati alla collocazione delle bancarelle e ad alcune lamentele da parte dei commercianti sorte col passare dei mesi. Allora, però, non esisteva la ZTL permanente come invece c’è oggi. Ed è per questo che il Comune questa volta vuole partire proprio da loro, i commercianti, per riprovarci. La scorsa settimana Ascom-Confcommercio ha convocato i propri associati per iniziare a discutere dell’eventuale spostamento del mercatino dell’usato, sotto invito del Comune, ma gli esercenti hanno deciso di rimandare la decisione aspettando di saperne di più. «Il trasferimento ha senso solo se i commercianti sono d’accordo e accettano di tenere aperti i negozi nella domenica, mentre ci sono le bancarelle – afferma il sindaco –, altrimenti non se ne fa nulla: lo riqualificheremo, ma lo lasceremo dove è ora».