Nel 2016 verranno investiti 1,2 milioni di euro per la struttura e 800 mila per nuove tecnologie. Lo ha annunciato il direttore generale Asl CN1 Francesco Magni. Tra gli interventi strutturali-edili anche la nuova illuminazione per la pista per elisoccorso e 13 posti letto per la dialisi, oltre al trasferimento del Distretto che andrà a riempire i locali vuoti. Nelle nuove tecnologie: sistema 3D di video-laparscopia chirurgica e ginecologica, laser chirurgico e oculistico.
Nel 2016 è previsto l'avvio di alcuni progetti: Early Palliative Care, che riguarda soprattutto Ceva, Prevenzione Retinopatia Diabetica (si fa carico l'azienda dell'attività di screening), lo Sportello unico ospedale-territorio (attivo da lunedì 4 aprile a Mondovì) e la centralizzazione del magazzino farmaceutico di Mondovì e Ceva. L'Ospedale ha 5 sale operatorie (una aperta di recente).
Le cose al pronto soccorso. Spesso sono lunghe, troppo lunghe... ma per il direttore, il problema è che il DEA potrebbe essere intasato di casi che non avrebbero la qualifica di "urgente": «Abbiamo una percentuale molto bassa di "codici bianchi"... forse troppo. C'è la sensazione che si concedano molto spesso i codici verdi, esenti dal pagamento, laddove invece si tratterebbe di "codici bianchi" senza alcuna urgenza. Casi che in molti casi non dovrebbero nemmeno passare dal DEA».
Niente da fare invece per la risonanza magnetica. Oggi Mondovì non ne è dotata, a differenza di Savigliano (che però ha la stessa qualifica di Mondivì: "ospedale cardine"), e non lo sarà nemmeno domani. Perché? Magni: «A Savigliano è stata acquistata grazie a una donazione, come fu per Fossano. Non avrebbe senso acquistare per Mondovì un macchinario vecchio, per cui magari non si trovano i pezzi di ricambio».
Pronto il bando per il nuovo primariato di Ginecologia, mentre a breve andrà in pensione il primario di Neurologia e si provvederà a un concorso. «Ai concorsi nella nostra Asl partecipano in media una decina di medici: segno che è un'azienda che attrae personale».
Si completerà il trasloco degli uffici di Distretto: «Col trasferimento si arriverà ad avere un vero "polo sanitario" unico - ha spiegato Magni -, la situazione attuale è inadeguata. Fra i lavori previsti anche il nuovo impianto di cogenerazione e locali per la sterilizzazione. Sono in via di installazione nuove tecnologie, altre arriveranno nel corso dell'anno».
Il sindaco Viglione: «Mi fa piacere vedere che c'è la volontà di investire sulla struttura, anche se credo che sia altrettanto importante investire nel personale. Ho sempre ribadito che questo non è solo l'ospedale di Mondovì, ma del territorio. Quando è nato ha dato origine a contrapposizioni e gelosie. Ma ora stiamo parlando di una rete di servizi ospedalieri, ed è nel contesto della rete che dobbiamo dialogare, in una logica di collaborazione e non di sudditanza».