Peccati di Gola, la carica degli 8 mila

Un’abbuffata da ottomila posti a tavola. L’edizione 2014 di Peccati di Gola centra il bersaglio e chiude un anno memorabile per le manifestazioni cittadine.

Un’abbuffata da ottomila posti a tavola. L’edizione 2014 di Peccati di Gola centra il bersaglio e chiude un anno memorabile per le manifestazioni cittadine: ottomila presenze spalmate sui tre giorni, incontri sold out e piazze piene. In crescendo: 600 visitatori il venerdì, 3 mila e il sabato e il botto finale la domenica che porta il totale a più di 8 mila.

Tantissimi i momenti “da ricordare”. A cominciare dagli showcooking, come quelli di Joëlle Néderlants e Irene Berni, e una folla enorme per vedere all’opera l’americano Jim Lahey che cucinava il suo “pane senza impasto”. Così come le Osterie dei golosi, letteralmente prese d’assalto nei tre giorni dell’evento, o le Esperienze Sensoriali, con un picco di pubblico in occasione di “Mozzarelliamo”. Ma più di tutto, il pubblico si è visto negli stand: un afflusso di golosi che venivano da ogni parte, Liguria, Lombardia e Francia. Più che soddisfatti gli organizzatori: «Un pubblico ampio ed eterogeneo alla ricerca delle tipicità locali, genuine e di qualità, che dimostra ancora una volta come Peccati di Gola sia un appuntamento enogastronomico irrinunciabile non solo per i monregalesi».

«La formula di Peccati di Gola – ha commentato il sindaco di Mondovì, Stefano Viglione – che scende nelle piazze e nelle vie del centro storico si conferma vincente. Una vetrina per il territorio monregalese e sue eccellenze che ha portato un numero significativo di turisti provenienti da fuori confine». La formula delle tre piazze (piazza della Repubblica con il salato, piazza Maggiore con il dolce e piazza Cesare Battisti con la Fiera regionale del tartufo) ha funzionato alla perfezione. Sold out completo anche per le tre “cene peccaminose”, all’Istituto Alberghiero “Giovanni Giolitti”, alle Cantine Bonaparte di piazza Maggiore, con lo chef “Ezzelino”, e al Baluardo di piazza d’Armi con lo chef stellato Marc Lanteri.

L’unica lamentela frequente era quella del costo: sia per il rapporto fra il biglietto di ingresso (8 euro) e i soli tre assaggi compresi nel ticket, sia per i prezzi dei prodotti venduti all’interno. Nessun problema nella gestione dei flussi, della viabilità cittadina o dei parcheggi.

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