Sabato 9 e domenica 10 maggio Saluzzo ha vissuto la pacifica invasione di circa un migliaio di Scout, provenienti dai restanti 12 Gruppi Scout Agesci della provincia di Cuneo, giunti per festeggiare i 100 anni di Scoutismo a Saluzzo.
Il sindaco di Saluzzo ha descritto l’evento come «un mare di camicie azzurre», increspato dall'ondeggiare di mani che applaudivano e andavano a tempo con la musica. Per i lupetti del Mondovì 1 (8-12 anni) il colore della marea è sfumato da azzurro, tenuamente, in giallo, come il colore del caldo sole che ha accompagnato l'intero fine settimana e come il colore della gioia. La gioia di poter conoscere e riconoscere duecento-trecento fratellini e sorelline di tutta la provincia e di condividere con ognuno di essi un pezzetto di fine settimana, riscoprendo i giochi di una volta, o la gioia di lavorare su temi importanti e significativi per cancellare le parole “guerra” e “paura” e sostituirle con “fratellanza” e “uguaglianza”.
Il Reparto del Mondovì 1 (12-16 anni) a Saluzzo il colore verde delle tende Jamboree sotto cui ha trascorso la notte al Foro Boario e il verde avventura che ha simbolicamente affrontato nelle strade del centro storico, riscoprendo la storia dello scoutismo. E poi c’erano i ragazzi del Clan (16-21 anni) hanno vissuto il tema della libertà, confrontandosi con l'anniversario della Grande Guerra, l’impegno civile, il dramma delle trincee, la libertà di scelta e di partecipazione. Il loro era il colore rosso di un fuoco che da sempre scalda l'animo dell’uomo. La notte saluzzese ha visto levarsi le lanterne volanti dall'ex carcere della Castiglia, messaggi di pace idealmente collegati ai loro coetanei di cent'anni prima. La chiesa di S. Giovanni ha accolto la Messa conclusiva, con tutti gli scout poi a rinnovare la Promessa Scout sotto la statua di Silvio Pellico, che per l'occasione ha indossato il fazzolettone del Gruppo Scout di Saluzzo.