La crisi economica e commerciale del nostro Paese non è alle spalle, anzi. Della persistenza di questo grave problema che ormai da tempo attanaglia l’Italia è esempio concreto, purtroppo anche nel locale, il recente caso della “Sapsal” di Trinità, azienda costretta alla chiusura giovedì scorso, a causa delle difficoltà economiche ormai diventate insostenibili. La “Sapsal Srl” di frazione Molini è presente sul mercato dai primi anni ’80 e si è sempre occupata della costruzione di infissi, porte interne, porte scorrevoli ed elementi per porte, aumentando di anno in anno la qualità ed i sistemi di produzione ed arrivando a recitare un ruolo di primaria importanza non soltanto nel Cuneese, ma anche fuori dai confini. Purtroppo, nonostante la grande competenza di tutto il team in materia, i crescenti problemi economici degli ultimi anni hanno indotto la proprietà a interrompere la produzione, tanto che i cancelli sono rimasti chiusi giovedì 7 gennaio, quando i dipendenti invece, di rientro dalle festività, avrebbero dovuto riprendere normalmente il lavoro.
Un vero fulmine a ciel sereno per i 34 addetti dell’impresa trinitese che adesso si trovano a dover fronteggiare una situazione di grande incertezza, mentre appare sempre meno probabile un loro possibile ricollocamento in altre aziende di settore. «Per ora l’unica certezza è che l’azienda chiuderà – commentano alcuni dipendenti che hanno partecipato giovedì all’incontro con la proprietà, davanti ai cancelli –. Avevamo intuito che ci fossero problemi, ma non ci aspettavamo un epilogo così immediato della vicenda. Soltanto il giorno prima di tornare a lavorare siamo stati avvertiti che l’azienda non avrebbe ripreso la produzione». Dispiaciuto e preoccupato della situazione, ovviamente anche il sindaco di Trinità Ernesta Zucco, che spiega: «Questo è davvero un duro colpo per i trinitesi e per tutti i dipendenti. Soprattutto perché stiamo parlando di un’azienda all’avanguardia, che ha sempre lavorato molto bene e che negli anni era riuscita ad “estendere” parecchio il suo mercato anche all’estero. Una volta appresa la notizia, ho subito contattato la Provincia per capire se esista un modo di aiutare l’azienda, ma la situazione è delicatissima». Al “caso Sapsal” stanno lavorando in questi giorni anche i rappresentanti dei sindacati per capire se sia possibile recuperare le mensilità che spetterebbero ancora ai dipendenti; intanto sono state avviate le pratiche di fallimento.
«Ci troviamo in una situazione anomala – ha spiegato Vincenzo Battaglia segretario provinciale di Filca Cisl –. Normalmente in questi casi infatti ci sono una serie di step burocratici che invece qui non sono presenti, visto che la vicenda è “esplosa” nel giro di un giorno. A questo punto aspettiamo la nomina del curatore fallimentare per poi iniziare a collaborare; speriamo di sbloccare la situazione al più presto. Se in futuro si riuscisse a trovare un imprenditore interessato ad acquistare l’azienda ovviamente sarebbe una svolta importante per i lavoratori, perché a quel punto si aprirebbero nuove opportunità lavorative. Adesso però è ancora molto presto per saperlo».