Nuovo capitolo della tormentata vicenda che vede coinvolte Bene Banca e la Banca Alpi Marittime di Carrù sul tema della possibile aggregazione paritetica, la sera di giovedì scorso al palazzetto dello sport di Bene Vagienna. Un folto pubblico interessato, composto da centinaia di benesi e cittadini dei paesi limitrofi, non è voluto mancare infatti al convegno “Bcc: quale futuro?”, con la partecipazione di alcuni esperti di settore, per fare chiarezza sulla nuova legge relativa alle aggregazioni delle Bcc.
All’evento, in qualità di relatori, erano presenti oltre al sindaco Claudio Ambrogio (promotore dell’iniziativa), anche il professor Giovanni Ferri, prorettore, direttore e docente di economia alla Lumsa di Roma, l’europarlamentare Alberto Cirio, membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale, e l’europarlamentare Fulvio Martuscello, membro della Commissione bilancio. «Vogliamo far luce sulla riforma delle Bcc – ha spiegato il primo cittadino benese in apertura –, considerando che i nuovi decreti legislativi e le riforme hanno destabilizzato numerosissimi risparmiatori, i quali adesso sono preoccupati e ci hanno chiesto chiarimenti».
Soddisfatto anche il sindaco Ambrogio che, dopo l’evento, ha riferito: «Gli esperti intervenuti sono stati molto apprezzati. Anche alla luce di quello che è emerso dai tecnici che si sono espressi sulla legge relativa alle aggregazioni Bcc, non si vede il motivo di una futura fusione per la Bene Banca».
Giovedì è stato raccolto il 30% delle adesioni utili (più di 200 firme). Una seconda e una terza serata dedicate alla raccolta firme sono andate in scena lunedì 11 aprile sempre a Bene Vagienna e martedì 12 a Fossano. Martedì 19 aprile si potrà ancora aderire alla petizione anche a Saluzzo. Se si dovessero raggiungere le 710 persone certificate, lo scenario potrebbe cambiare in maniera repentina. Le certezze di qualche settimana fa sull’aggregazione potrebbero iniziare a vacillare?