C’è la maglia del Campione del Mondo Ercole Baldini, conquistata a Reims nel ’58, e c’è una bicicletta “giroruota” degli anni ’30, quella con due pignoni che per cambiare rapporto era necessario smontarla e girarla dall’altra parte. «Ma il pezzo più bello forse è una bicicletta “Alcion” del primo ‘900 – commenta Alessandro Ponzo, accarezzandola –. Queste biciclette avevano un “lanternino” frontale fatto… con una candela, chiusa in un vetro. All’epoca le gare ciclistiche partivano nelle primissime ore del mattino, quando ancora non era sorto il sole».
C’è un vero mondo, nella collezione privata della famiglia Ponzo di Chiusa Pesio: magie, biciclette, borracce, cimeli da collezione, gadget (dai cappellini alle lamette da barba di Coppi e Bartali), riviste d’epoca. Alessandro racconta di aver cominciato quasi per caso, per hobby: «Con mio padre Giuseppe frequentavamo le fiere e i mercatini. Ero abituato a vedere "le cose vecchie". Mi è sempre piaciuto il ciclismo: uno sport fatto di passione, che ha sempre avuto un mondo affascinate alle spalle. Cominciai così. Non ho mai cercato pezzi particolari, quando mi capitava qualcosa lo acquistavo o scambiavo. Oggi questa collezione conta centinaia di pezzi».
Tutto questo lo si può oggi ammirare a Mondovì nell’Antico Palazzo di Città, nella mostra “Granda in Rosa” dedicata al Giro di Italia allestita a cura dell’Associazione Dardanello. La mostra è aperta sino al 26 maggio, dalle ore 16 alle ore 19.