Clima particolarmente caldo, a tratti anche teso, lunedì sera nella sala del Consiglio comunale di Margarita, dove era in programma un incontro aperto sul tema dell’accoglienza dei profughi. Almeno un centinaio di cittadini hanno partecipato alla serata, alla presenza del sindaco Michele Alberti, di un rappresentante dei Carabinieri e dei responsabili della Cooperativa e dell’Associazione che gestiscono l’arrivo dei migranti, previsto nelle prossime settimane appunto anche a Margarita. Nello specifico, l’Associazione Nigella Onlus e la Cooperativa sociale Fiordaliso hanno affittato da privati due abitazioni, una in frazione Trucchi e l’altra in via Divisione Cuneense e in questi giorni stanno allestendo i locali per l’accoglienza dei profughi, con la Prefettura che ha dato l’autorizzazione per l’arrivo di un massimo di 15 persone per abitazione. Le preoccupazioni e le perplessità dei margaritesi nascono soprattutto da quest’ultimo dato, perché 30 ragazzi ospitati in due case dove è sempre vissuta una famiglia di 4 o 5 componenti sembrano decisamente troppi, anche per problemi di gestione. «Margarita non è contraria a fornire supporto ai rifugiati in questa situazione d’emergenza – ha ripetuto più volte il sindaco Alberti –. Chiediamo però che vengano fatte le cose in regola, che si fornisca tutta la documentazione prevista e soprattutto che vengano ospitati al massimo cinque ragazzi per casa e non quindici come invece potrebbe accadere. E poi perché ospitare gruppi di soli uomini? Non è possibile accogliere invece delle famiglie? Su questi temi faremo una richiesta scritta al Prefetto». A questo punto è intervenuto Simone Tedesco, dirigente della Cooperativa Fiordaliso, il quale ha tentato di tranquillizzare i presenti: «La Prefettura ci chiede di collaborare nell’accoglienza perché siamo specializzati in questo settore e sappiamo lavorare bene – ha detto Tedesco –. Condivido le paure della popolazione, ma vi assicuro che agiremo in maniera coscienziosa; vogliamo gestire questa emergenza in maniera professionale. Abbiamo anche un progetto per impiegare i rifugiati in lavori socialmente utili». Numerose le domande dal pubblico, che hanno scaturito un dibattito acceso, durante il quale sono emerse numerose problematiche, soprattutto sul tema dell’integrazione, in un paese di modeste dimensioni come Margarita. Dopo la testimonianza di Marco Anselmo, titolare dell’agriturismo “I Fornelli” di Niella che ospita 25 rifugiati, ha preso la parola il rappresentante dell’Associazione Nigella, il quale, sul numero di ragazzi che arriveranno a Margarita, ha detto: «La Prefettura ha dato l’autorizzazione per accogliere 15 ragazzi nella nostra struttura, ma è un numero massimo, solo in caso di grande necessità. Attualmente non siamo in grado di dire quanti saranno gli arrivi, ma potrebbero essere anche molti di meno. Assicuriamo comunque che non lasceremo mai soli i ragazzi, né di giorno né di notte». La questione resta aperta. Per ora nessun rifugiato è arrivato in paese, ma la preoccupazione dei cittadini e palpabile. La richiesta del sindaco sarà accolta dalla Prefettura?
Profughi a Margarita: “Fateci ospitare le famiglie!”
Incontro particolarmente “caldo”, lunedì sera. I cittadini sono preoccupati e chiedono che ne arrivino solamente 5 o 6 per abitazione.