Profughi: il sindaco Briano dice «basta». La scorsa settimana, per la precisione il 15 aprile, è arrivata in Comune l’ennesima comunicazione da parte della Prefettura di Savona in merito all’arrivo di una nuova ondata di profughi in provincia e con la quale si richiedeva al primo cittadino «l’assoluta necessità dell’utilizzo, che si auspica solo temporaneo, della struttura denominata Villa Raggio». Immediata la reazione del primo cittadino, attraverso una lettera ufficiale inviata alla Prefettura: «Esprimo la mia totale contrarietà al nuovo ingresso di cittadini stranieri in Cairo, così come manifestata fin dal gennaio 2015. L’individuazione della nuova struttura (Villa Raggio) risulta fortemente inidonea all’accoglimento dei cittadini stranieri perché collocata in pieno centro cittadino, area sede di diversi presidi di servizi pubblici, scolastici e sanitari a cui confluisce l’intera popolazione cairese. Con le ultime destinazioni stabilite, il numero dei cittadini accolti a Cairo risulta ormai sproporzionato e incompatibile rispetto alle scarsissime risorse strutturali e strumentali di questo territorio, tanto da preannunciare un inasprimento delle situazioni di tensione già generate e diffuse nella comunità locale. Richiedo nuove e diverse determinazioni». Una missiva che però non sortisce gli effetti desiderati, anzi lo scenario si modifica ulteriormente: oltre ai dieci profughi “destinati” dalla Prefettura, la cooperativa “Il Faggio” (che gestisce il servizio di accoglienza) comunica la propria intenzione di spostare a Cairo un’altra ventina di profughi in un’unica struttura del centro. Il primo cittadino richiede un incontro con il prefetto per chiarire la situazione: «L’Amministrazione cairese è sempre stata attenta alle questioni umanitarie, sebbene non abbia mai partecipato in questa fase ad alcuna condivisione nell’arrivo di questi soggetti nel proprio Comune. Tuttavia da gennaio 2015, il via vai di profughi è stato continuo e in crescente aumento. La permanenza a lunga scadenza (almeno fino al 2016) dei profughi sul nostro territorio impone attenzione e monitoraggio che, a fronte dell’aumento del numero, diventa a mio modo di vedere di difficile gestione soprattutto rispetto alla popolazione residente nel nostro centro cittadino». Una situazione particolarmente complessa, dunque, che preoccupa Amministrazione e cittadini e che ora attende una risposta efficiente e concreta da parte della Prefettura.
Briano: «Basta profughi»
Briano: «Si rischiano tensioni con la comunità locale». Dura prese di posizione del sindaco dopo la richiesta della Prefettura