E’ scoppiato un vero e proprio “caso” per la multa inflitta a due quattordicenni sorprese a dondolarsi su un altalena nei giardini della Lea, sul lungo Bormida a Cairo. Il fatto risale allo scorso novembre, ma la notifica è arrivata ai genitori delle due ragazze durante le vacanze di Natale. Le due ragazzine si sono posizionate entrambe sul sellino dell'altalena, a gambe incrociate. «Pertanto in modo scorretto e pericoloso e comunque trattasi di soggetti di età superiore ad anni 12», recita l'accertamento eseguito quel pomeriggio verbalizzato dall’agente della polizia locale. L’apposito cartello affisso sui giochi, infatti, prevede che l’utilizzo degli stessi sia consentito ai bambini e ai ragazzi fino a un limite massino di 12 anni. L'importo della sanzione è stato di 170 euro a testa; oltre il minimo previsto, dunque, che sarebbe pari a 80 euro (il massimo arriva a 500 euro). Una sanzione tesa a far rispettare le normative previste, ma che ha scatenato non poche polemiche, imputabili a un eccesso di zelo, soprattutto quando in città si riscontrano atteggiamenti ben più incivili, come l’abbandono di rifiuti e di immondizia, la mancata raccolta delle defecazioni canine, la vendita di alcolici e sigarette a minorenni. «Va bene che c'è un regolamento di polizia municipale da far rispettare, però l'applicazione andrebbe fatta con giudizio e buon senso. In tal caso, probabilmente, sarebbe bastato un richiamo verbale perché la multa non è educativa per le giovani, ma grava solo sulle tasche dei genitori» ha commentato Michele Di Sapia, segretario del Pd di Cairo Montenotte.
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