Vittorio Emanuele di Savoia, insieme alla moglie Marina Doria e al figlio Emanuele Filiberto, alla sorella Maria Pia e al nipote Serge di Jugoslavia sarà domani pomeriggio, lunedì 18 dicembre, alle 15 al Santuario di Vicoforte «per rendere omaggio alle sepolture provvisorie dei nonni, il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena». Gli ultimi eredi della dinastia reale saranno in visita in forma privata.
Questa la nota diramata da Vittorio Emanuele di Savoia in cui spicca sicuramente l’aggettivo “provvisorie”: una precisazione non banale che si riferisce alla pressante richiesta del casato di seppellire i sovrani nel Pantheon, a Roma. Un’istanza a cui lo Stato italiano non sembra voler dare seguito. Dal Quirinale, il presidente Mattarella specifica che la traslazione delle salme di Vittorio Emanuele III e Elena di Montenegro è stata concessa per la "richiesta umanitaria" della nipote Maria Gabriella. Nessuna questione di onori, nessun riconoscimento, solo un fatto umano. Secondo Repubblica di oggi (domenica 17 dicembre), il Quirinale avrebbe "reagito con sorpresa e fastidio" alla richiesta sul Pantheon.
Questo all'indomani delle polemiche esplose a cavallo tra sabato e domenica, quando l'attuale Vittorio Emanuele aveva commentato la notizia dell'arrivo a Vicoforte con forte dissenso: «Pur esprimendo al presidente Sergio Mattarella per la sensibilità dimostrato nei confronti del tema, non possono però non rammaricarmi che tutto ciò sia avvenuto in gran segreto, senza concedere alla regina d'Italia, sovrana della Carità Benefica, gli onori dovuti e soprattutto la translazione al Pantheon di Roma, come abbiamo sempre richiesto e prima di me mio padre, il re Umberto II. Ritengo che riportare la salma della regina in totale anonimato ed in segretezza sia un insulto alla sua memoria ed a tutto ciò che ella rappresenta, dall'angelo del terremoto di Messina alla infaticabile crocerossina della grande guerra. Sognavamo per questo giorno di festa un epilogo ben diverso: giustizia sarà fatta quando tutti i sovrani sepolti in esilio riposeranno nel Pantheon di Roma».
Durante la cerimonia di oggi, il delegato di Casa Savoia ha precisato di parlare con una procura concessagli da tutta la casata compreso Vittorio Emanuele e la sorella Maria Gabriella.
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