Nel ’96 c’era Tonkov. Quattro anni dopo invece fu Garzelli a salutare per primo la Conca. E adesso vedremo chi sarà a conquistare il Prel, nella data che ora Prato Nevoso tiene sul calendario cerchiata di rosso, anzi di rosa: giovedì 24 maggio 2018. Quando il Giro di Italia tornerà nel Monregalese. Una giornata di quelle da ricordare, per tutti: per lo sport, per il territorio, per chi ama le ruote e per chi cerca lo spettacolo. Per chi vive della propria passione e per chi campa di quella altrui: perché il Giro vuole anche dire turismo, vacanze, introiti.
200 km: prima le vigne, poi la salita
Quella del 24 maggio sarà una tappa da scalatori. Quasi duecento km che partono da Abbiategrasso e finiscono al Prel. Per i primi 160 va tutto bene, una scampagnata fra le colline del Roero e del Monferrato passando da Castagnole, Asti, Alba, Novello. Poi su supera Bastia, si passa Mondovì e si comincia a salire: gli ultimi 13 km sono tutti in ascesa. Ma è quello che RCS vuole: «Quest’anno il Giro finisce tutto in montagna – ha spiegato il direttore Mauro Vegni, a Cuneo martedì per la presentazione della tappa nella sede dell’ATL –, perché abbiamo deciso di dare più importanza alle tappe in salita che alle cronometro. La tappa del 24 maggio ha circa 40 km in salita e una pendenza finale del 7,5-8% costante».
Il Giro porta pubblico – che porta soldi
Ma alle spalle di tutta la kermesse sportiva, c’è il valore turistico del Giro. Che pesa eccome: «I dati dicono che l’80% del pubblico che viene a vedere la corsa, investe nel territorio – spiegano Paolo Bongianni e Mauro Bernardi, ATL Cuneo –. Il 30% del pubblico passa le vacanze nei luoghi del Giro, e l’8% si reca a visitare musei e siti turistici della zona». Significa introito: «Il Giro di Italia è seguito in TV da milioni e milioni di persone, in Italia come in tutto il mondo. La carovana rosa muove duemila persone che alloggiano in zona. È un’occasione eccezionale per il turismo della nostra zona. Un momento storico». Ricordiamo anche che nel 2018, per la prima volta, il Giro d’Italia partirà fuori dall’Europa e precisamente il 4 maggio 2018 da Israele, con una cronometro individuale da Gerusalemme nel ricordo di Gino Bartali (“Giusto fra le Nazioni”, il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem). Soddisfatto il “padrone di casa”, il sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino: «È la terza volta che Prato ospita il Giro, e nel 2008 ospitammo il Tour. Se tornano da noi… significa che abbiamo lavorato bene». Esulta Rocco Pulitanò, delegato della Provincia: «Lo sport aggrega e promuove. Un evento come questo fa del bene al nostro territorio».
Alle loro spalle parte il video col claim: “Amore infinito”. Per Prato Nevoso sarà sicuramente così.