Una lunga marcia sul monte Moro e due notti alla Baita delle Stelle. Sono state giornate intense quelle vissute dai Genieri Alpini del 32° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito che, dal 26 al 27 giugno, hanno preso parte all’esercitazione “BogiaNEN”, sui territori di Frabosa Soprana. I team specialistici del Genio dell’Esercito, a marcata connotazione “dual use” (scopi sia militari che civili), hanno operato in uno scenario di montagna, con attività propriamente militari, come la ricognizione e la bonifica di percorsi tattici, l’allestimento di un campo “nascosto” e lo sgombero di aree individuate per la creazione di un’ipotetica pista d’atterraggio per elicotteri. I militari, in assetto, hanno dormito in quota per due giorni, dandosi il cambio per completare la marcia in un itinerario attorno al Monte Moro.
Le altre attività previste dall’esercitazione hanno evidenziato le capacità di posa e bonifica di campi minati anticarro, l’impiego di materiale da ponte tattico e di esplosivi per l’apertura di varchi, nonché, per la prima volta, in collaborazione con un elicottero AB205 del 4º Reggimento Aves “Altair” (34º Gruppo Squadroni “Toro” dell’Aviazione dell’Esercito di Venaria), il trasporto aereo di un mezzo natante con relativa posa in acqua per la successiva ricognizione di un ponte in cemento armato da parte di una squadra guastatori. L’esercitazione è proseguita il 28 giugno, giornata in cui le medesime unità hanno testato le proprie capacità di concorso alle operazioni di installazione e gestione di un campo profughi, con il Coordinamento del Volontariato di Protezione civile di Cuneo che ha allestito nell’area addestrativa di Salmour (messa a disposizione dal 1º Reggimento Artiglieria terrestre da montagna di Fossano) un sito per l’accoglienza di sfollati, organizzato con tende, container, uffici, cucine da campo, centro medico, psicologico e veterinario, oltre l’installazione di servizi igienici campali, distribuzione d’acqua e luce. All’esercitazione hanno partecipato anche le infermiere volontarie e i volontari della CRI di Mondovì.
Per garantire la sorveglianza dell’area coinvolta, i militari dell’Esercito si sono avvalsi anche della sorveglianza aerea svolta dalla squadra droni della Protezione civile, con la supervisione di personale dell’Università di Genova. Il principale obiettivo dell’esercitazione è stato quello di testare la risposta, la capacità operativa e l’organizzazione dei reparti del 32° Reggimento Genio dell’Esercito a seguito del trasferimento in una nuova sede con le problematiche connesse, sia in scenari tipicamente militari, sia in situazioni di emergenza, in cui i genieri dell’Esercito potranno essere chiamati ad operare in futuro. L’esercitazione “BougiaNEN” ha rappresentato per i Genieri della Brigata Alpina Taurinense un’ulteriore conferma della propria connotazione duale, dando prova della capacità tecnica e dell’efficienza acquisita in questi ultimi anni durante le diverse situazioni di emergenza a supporto della popolazione e gli ultimi turni di missione all’estero svolti in Afghanistan ed Irak.