Serra degli ulivi: «Una realizzazione di cui si sente l’urgenza»

Intervista a Valmaggia sul tema del maxi invaso progettato a Villanova e Pianfei

Tra gli attori principali della progettazione dell’invaso, c’è senz’altro la Regione Piemonte, che nel 2009 aveva finanziato la redazione del progetto. Ad oggi, però, con una carenza idrica che si fa sempre più pesante, come si posiziona la Regione di fronte al tema degli invasi e, nello specifico, di quello di “Serra degli Ulivi”? Lo abbiamo chiesto all’assessore alla montagna Alberto Valmaggia.

Assessore, ritiene che la realizzazione di invasi (come l’Uncem ha dichiarato proprio questa settimana) possa essere la giusta direzione per il Piemonte o che ci siano altre priorità?

Negli ultimi anni in Piemonte sono stati realizzati importanti interventi infrastrutturali finalizzati alla riduzione delle perdite del trasporto delle risorse idriche per l’agricoltura e al miglioramento delle modalità d’irrigazione, nonché azioni per le revisioni delle derivazioni irrigue, che hanno portato su alcune aste fluviali a una riduzione dei prelievi dell’ordine del 10–15%. In alcuni bacini caratterizzati da una naturale scarsità d’acqua, però, quando gli interventi e le politiche finalizzate alla razionalizzazione dei consumi e al risparmio idrico non si dimostrassero sufficienti per superare le criticità, la Regione può promuovere la realizzazione di nuove capacità d’invaso, puntando sul coinvolgimento e la condivisione delle comunità locali. Nello specifico l’iter di Serra degli Ulivi è già a livello di progetto definitivo, quindi a un avanzato stadio progettuale con un crono-programma che prevede la conclusione dell’intervento entro il 2025. Inoltre, è stato da poco inaugurato il bacino artificiale di Rivoira di Boves, sicuramente con riserva di acque meno importante di Serra degli Ulivi ma già operativo da questa stagione colturale.

La Regione Piemonte aveva finanziato il progetto preliminare del maxi invaso “Serra degli Ulivi”, che dovrebbe sorgere nel Comune di Villanova M.vì. Che cosa ne pensa, oggi, della proposta di invaso?

La Regione, con una delibera del 2009, ha finanziato la redazione del progetto preliminare, stanziando l’importo di un milione di euro. Il progetto, realizzato sotto la supervisione del Politecnico di Torino, venne consegnato nel febbraio 2012 alla Direzione regionale Agricoltura. Siamo soddisfatti del cammino finora percorso, del coinvolgimento del territorio e della condivisione unanime del progetto che, attualmente, è in fase di predisposizione nella sua veste definitiva.

Ritiene che sia coerente con il territorio circostante e proporzionata alle sue esigenze?

E’ sicuramente un progetto importante e ambizioso dalla valenza plurima: irrigua, turistica e con possibilità, anche, di fruizione idropotabile. Le caratteristiche salienti dell’invaso di “Serra degli Ulivi” sono il volume totale di poco più di dieci milioni di metri cubi, con volume utile di poco più di nove milioni di metri cubi, altezza della diga in terra che sarà di cinquantasei metri, mentre la superficie dello specchio del lago sarà di circa settecentomila metri quadrati. Il progetto prevede anche la realizzazione del limitrofo e molto più piccolo invaso “Dossi”. La costruzione del sistema di capacità di accumulo sarà utilizzato al meglio anche grazie all’unificazione delle prese irrigue dei Consorzi presenti sui torrenti Pesio ed Ellero e alla realizzazione di interventi di sistemazione idraulica nei territori interessati dagli eventi calamitosi che hanno colpito l’areale irriguo negli ultimi anni, con la conseguente razionalizzazione dell’irrigazione nell’intero comprensorio.

Crede che sia possibile reperire i finanziamenti per la realizzazione dell’opera? E, se sì, quale sarà il ruolo della Regione?

Il costo complessivo dell’opera, ricavabile dal quadro economico del progetto preliminare, è di poco più di 148 milioni di euro. C’è quindi bisogno di uno sforzo finanziario importante che non può prescindere dal coinvolgimento del livello nazionale e di quello europeo. Come Regione Piemonte faremo la nostra parte, sia come Assessorato all’Ambiente sia come Assessorato all’agricoltura, per accompagnare nelle sedi istituzionali competenti questo progetto. Questa di Serra degli Ulivi è una realizzazione di cui si sente la necessità e l’urgenza in tutta la pianura cuneese.

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