L'ing. De Benedetti senza filtri a Dogliani, per il Festival della TV 2018. Uno degli incontri più "cadi" di tutta l'edizione: l'imprenditore, intervistato da Lilli Gruber, va ruota libera e non perde l'occasione per lanciare strali praticamente contro tutti.
Attacca i 5 Stelle: «Le consultazioni sono state condotte in modo scriteriato da Di Maio, pur di andare al governo ha trattato alla stessa stregua Lega e PD, era disposto a stare con chiunque pur di governare. Una scena miserabile». Apre in diretta un referendum per alzata di mano sull'euro: quasi tutto il palatenda dice di voler restare nell'euro. E l'ingegnere alla Gruber: «Ecco, vede? I doglianesi hanno buon senso. E se si facesse davvero un referendum come vuole Grillo, vincerebbe chi vuole restare». Ma se per assurdo arrivasse una brexit all'italiana? «Non si potrebbe fare – chiude lui –, sarebbe una gran c...».
Va giù diretto su tutti: sul PD («partito in stato comatoso: come si fa a dire che "gli elettori vogliono che stiamo all'opposizione"?»), su Renzi che in passato aveva sostenuto («si è dimesso da segretario ma si comporta come se lo fosse ancora: inaccettabile»), su Trump («fa i tweet in base a come si sveglia la mattina!»).
Ma l'attacco più eclatante è quello verso Salvini, che De Benedetti arriva a definire «antisemita, antieuropeo e finanziato da Putin». Meno di un'ora dopo, su Twitter arriva la reazione de leader della Lega e del Centrodestra: «Direi che lo querelo».