Il candidato della colazione di centro-destra è uno degli ultimi tasselli mancanti in vista delle elezioni regionali piemontesi, ma ora la strada la candidatura di Alberto Cirio è spianata. Sul suo nome si vociferava da tempo per la corsa a palazzo Lascaris e l’ultimo ostacolo per eurodeputato (di origini albesi) di Forza Italia è caduto ufficialmente mercoledì 13 febbraio quando la Procura ha deciso di non notificargli l'avviso di chiusura indagini nel procedimento sulla cosiddetta “rimborsopoli bis” dei consiglieri regionali. Cirio non rischia un processo per peculato a Torino, ed pronto a sfidare Sergio Chiamparino (Centrosinistra) e Giorgio Bertola (M5S) per la poltrona di Governatore del Piemonte. Questo il suo comunicato ufficiale. «Ho atteso questo momento per una questione di serietà, perché per me era fondamentale riuscire a dimostrare la correttezza del mio operato – commenta l’eurodeputato–. Oggi sono nelle condizioni di sciogliere la mia riserva sulla candidatura per la presidenza della Regione Piemonte. Ho comunicato ai partiti della coalizione – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – la mia disponibilità e spetterà ora ai leader nazionali la decisione finale. Voglio però ringraziarli fin d’ora per la fiducia e anche la pazienza avuta in queste settimane. In particolare, ho molto apprezzato le attestazioni di stima del segretario piemontese della Lega e capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, e dell’on. Guido Crosetto. Se lo riterranno, sono pronto a partire, consapevole che sarà una sfida difficile, perché gli avversari sul campo sono persone perbene e di tutto rispetto. Credo, però, che il Piemonte abbia bisogno di un profondo cambio di marcia. Ha bisogno di velocità. E io le scarpe da corsa le ho già ai piedi, perché per la mia terra non ho mai smesso di correre».
Elezioni regionali, Alberto Cirio scioglie la riserva: «Disponibile alla candidatura»
Sfiderà Champarino e Bertola? Ai leader della coalizione di centro-destra la scelta finale