Ci sono due candidati, e tutti e due sono pronti a esplicitare un elenco con le firme di almeno 8 consiglieri dalla loro parte. Entrambi i pretendenti alla presidenza della Fondazione CRC, Giandomenico Genta e Antonio Degiacomi, assicurano che la loro base sia comunque “ben più larga”. Considerato che i consiglieri votanti sono in tutto 23 (ora si conoscono tutti), è abbastanza chiaro che il gioco si sta chiudendo.
L'INTERVISTA AI DUE CANDIDATI PRESIDENTI
Il primo giro è andato. Ora si sa chi sono i 23 membri del Consiglio di indirizzo della Fondazione CRC che andranno a votare presidente e CdA. Una corsa a due, come ormai si sa: da una parte Giandomenico Genta (consigliere CRT, appoggiato da una fila di Comuni con in testa Mondovì e con a fianco Dardanello) e dall’altra Antonio Degiacomi (attuale vicepresidente, appoggiato dai Comuni di Cuneo e Alba).
«La mia lista verrà presentata... all'ultimo momento – ci dice Giandomenico Genta –, ma ho l’appoggio di un numero di consiglieri che supera ampiamente gli 8 necessari». Dopo Viglione, dardanello, Vizio e altri sindaci, Genta ha incassato il sostegno esplicito dell'ex assessore provinciale Roberto Russo. Il porgramma invece è stato annunciato martedì sera 5 aprile a Barolo (fra il pubblico, anche l'europarlamentare Cirio): ma non sono previsti analoghi incontri nel monregalese e nel cuneese. I rumors dicono che Genta si sarebbe già assicurato il voto della maggioranza dei 23. Vero o meno che sia, la partita è in corso: «Noi puntiamo alla condivisione, nessuno mi ha chiesto di farmi indietro. Ritengo che ormai chi voleva prendere posizione lo abbia fatto». Sui due nomi monregalesi che finiranno in CdA, restano le indiscrezioni, ma è ovvio che Genta starà alle indicazioni di Viglione: uno verrebbe dal Consiglio, ovvero Raviola; l’altro verrebbe da fuori: si parla dell’ex assessore Bruno Cavallo o dell’ing. Beppe Viriglio (oggi a Levaldigi, nome gradito anche a Costa), ma qualcuno indica un nome diverso, non residente a Mondovì, con esperienza sia amministrativa che bancaria.
Degiacomi ha la lista già pronta: «Include due nomi monregalesi – dice –, lo prevede lo Statuto». Si tratta (i rumors erano entrambi anticipati da “L’Unione” sul numero del 6 aprile, ndr) del consigliere uscente Silvio Pagliano e della professoressa Nirvana Cerato, dirigente dei Licei di Mondovì (quest’ultima forse alla vicepresidenza), due nomi esterni rispetto al Consiglio (anche questi. Anche lui afferma di avere i numeri per candidarsi: «Serve l’appoggio di 8 consiglieri, ne ho ben di più». Poi aggiunge: «Io credo che serva una regolamentazione al di là dei ragionamenti sulle poltrone. Io non sono “l’uomo di nessuno”, nel mio ruolo ho dialogato con tutti. Non vorrei che, a suon di discorsi sull’importanza del rinnovamento, si privilegiassero le relazioni alla bontà del progetto».
Per l’area monregalese, non ci sono sorprese: entrano in Consiglio i due delegati del Comune di Mondovì Ezio Raviola (ex consigliere comunale) ed Elda Lombardi (docente in pensione), l’infermiera volontaria monregalese Giuliana Turco (Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato in Piemonte), l’ex consigliere comunale cebano Massimo Gula (Comune di Ceva), Davide Merlino (Confartigianato) e il docente universitario Silvestro Roatta di Mondovì (Associazione Insediamenti Universitari).
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