La Granda ha preso una decisione storica. Ma non l'ha presa a cuor leggero, e soprattutto non l'ha presa all'unanimità. Ieri, mercoledì 28 marzo, i sindaci della provincia di Cuneo hanno votato per scegliere il modello di gestione dell'acqua per i prossimi 30 anni. Ha prevalso la linea di chi voleva una gestione totalmente pubblica, in una società in-house, ma il voto ha spaccato i sindaci in due.
Su 180 sindaci presenti al voto, solo 119 hanno approvato il modello proposto dall'Ato (83% dei voti dei presenti: si vota "a quote"). In 59 hanno detto no, 8 se ne sono andati senza votare. Spaccatura anche nel Monregalese: Mondovì, col sindaco Paolo Adriano, ha votato per l'acqua pubblica, mentre l'Unione dei Comuni del Monteregale, col sindaco di Vicoforte Roattino, ha votato contro. Tutte le "sette sorelle" (Cuneo, Mondovì, Saluzzo, Savigliano, Fossano, Alba e Bra) hanno votato a favore.