In continuità con quanto realizzato lo scorso anno, le classi terze dell’Istituto comprensivo Mondovì 2 della Media “Cordero” hanno proseguito il lavoro di ricerca sulla Storia della Resistenza nel nostro territorio e hanno scelto di omaggiare, sabato 26 gennaio, due vittime del nazifascismo con la posa di due “pietre d’inciampo” attraverso cui rinnovare la dignità del ricordo, così da salvare dall’oblio il loro sacrificio. Gli alunni e i docenti hanno deciso di essere testimoni responsabili, affinché la memoria non diventi retorica e non si svuoti di significato.
Le pietre riporteranno i nomi di Guido Calleri e Giuseppe Biagio Fulcheri e saranno posate grazie anche alle segnalazioni del “Rotary Club Mondovì”. Le targhe si aggiungeranno a quelle installate lo scorso anno in via Sant’Agostino e dedicate a Pia, Aldo e Beniamina Levi. Per volontà della famiglia, che ha suggerito un altro tipo di ricordo, non verrà invece posata la pietra dedicata a Pier Mario “Piero” Garelli, avvocato di Mondovì classe 1905, deportato a Mauthausen.
«La memoria ha senso se vive nel presente – dicono dalla Scuola media – e guarda al futuro, se consente di interrogarci su ciò che è stato per allontanare l’intolleranza, l’indifferenza, la paura dell’altro che stendono un’ombra inquietante sui nostri giorni. Si tratta di sentimenti che fanno leva sull’ignoranza e sull’insicurezza e la Scuola pubblica, luogo deputato alla conoscenza della Storia, ha il compito di fornire ai ragazzi gli strumenti per contrastarli e combatterli». «La Giornata della memoria e il Giorno del ricordo – afferma il sindaco, Paolo Adriano – richiamano le pagine più buie della storia d’Italia e d’Europa. Pagine che colpiscono la nostra coscienza e che abbiamo il dovere di scolpire nella mente, affinché ciò che è stato non sia mai più. Il 27 gennaio 1945, con l’apertura dei cancelli di Auschwitz, il mondo scopriva l’orrore dei campi di concentramento e di sterminio». «La posa delle pietre d’inciampo – dichiara l’assessore all’Istruzione, Luca Robaldo – è un passo importante per la ricostruzione della memoria condivisa di quei momenti terribili. Anche questa volta le Scuole hanno portato avanti un prezioso lavoro di ricerca, finalizzato non solo alla conservazione del ricordo, ma anche alla formazione di una generazione di cittadini consapevoli, cui consegnare la costruzione del domani».
I MONREGALESI
Giuseppe Biagio Fulcheri
nato a Mondovì il 21 novembre 1912, emigrato a Torino, deportato a Mauthausen-Gusen, dove morì il 22 febbraio 1945. La pietra in sua memoria verrà posata in via Oderda 34/36.
Guido Calleri
nato a Mondovì il 21 marzo 1986 da famiglia originaria di Roburent, avvocato, deportato a Mauthausen, dove morì il 21 gennaio 1945. La pietra in sua memoria verrà posata in corso Statuto 27.