CORONAVIRUS: test “non negativo” per tre persone nel Cuneese

coronavirus guariti carle cuneo

Sono ricoverati all'Ospedale Carle di Cuneo tre cittadini di origine cinese risultati non negativi al test per il coronavirus. Sono di Roreto di Cherasco e si erano già messi "in quarantena volontaria" a casa. Sono arrivati all'aeroporto di Caselle il 19 febbraio con un volo internazionale che aveva fatto scalo a Mosca: la misurazione della temperatura era risultata nella norma. Una volta a casa, hanno avvisato le autorità e sono risultati, come spiega l'assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, "non negativi" o "lievemente positivi" al test del coronavirus.

Dal punto di vista clinico, il dato "non-negativo" non è ancora un risultato "positivo": per accertare se effettivamente i tre siano colpiti dal virus che sta terrorizzando l'Italia in questi giorni il test verrà nuovamente eseguito. Si tratterebbe di tre persone rientrate dalla Cina che, appena giunte in Italia, avendo accusato i primi sintomi si sono recati in Ospedale per i controlli. Il secondo test dovrà essere ripetuto alcune ore dopo il primo

Salgono in totale a 6 i casi positivi al coronavirus attualmente accertati in Piemonte, tre italiani a Torino, tra i quali è compreso anche il 40enne già risultato positivo nella giornata di ieri; e altre tre persone a Cuneo, già ospedalizzate, appartenenti alla comunità cinese. Sono invece una ventina i casi sotto stretta osservazione.

La Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero della Salute, sta preparando un'ordinanza omogenea a quella delle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Il presidente della Regione Piemonte, insieme al Prefetto e all'assessore regionale alla Sanità, hanno anticipato che verranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio piemontese, e quindi sospese le attività didattiche anche per le Agenzie formative. Inoltre verranno sospesi tutti gli eventi e le manifestazioni culturali, ludiche e sportive, all'aperto e al chiuso, che prevedono l'assembramento di persone.

Unità di crisi in Regione. La sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sarà la sede dell’unità di crisi e resterà aperta h.24. Il presidente Alberto Cirio ha anche annunciato che è stato attivato un servizio di test "a domicilio", per chi lo richiede: «Chi accusa malessere e sintomi, o anche solo che avessero il timore, non vadano in ospedale: basta chiamare il "112" o il "1500" e arriverà un'ambulanza a casa e farà il controllo direttamente nelle abitazioni».

Il primo caso è quello di un torinese di 40 anni che, come ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, si è ammalato dopo essere entrato in contatto con il ceppo lombardo. Sono risultati negativi al Coronavirus, dopo i test, i quindici casi di pazienti di diverse province del Piemonte sottoposti ad accertamento. La notizia è stata diffusa in serata dall’Unità di crisi sul “coronavirus covid 19” attiva presso la centrale operativa della Protezione civile regionale del Piemonte.

I comportamenti da adottare. L'assessore alla Sanità Luigi Icardi ha sottolineato l'importanza di promuovere comportamenti virtuosi, raccomandando a chi manifesti sintomi di febbre e tosse e avesse avuto contatti con persone rientrate recentemente dalla Cina o con casi di sospetto contagio di chiamare il 1500 o 112 e attendere in casa le istruzioni. I servizi sanitari si faranno carico di valutare la situazione, caso per caso, anche a domicilio, garantendo le misure più appropriate.

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