Sul balcone del palazzo della Regione a Torino, con alle spalle una piazza Castello deserta: è questa, nella serata di mercoledì 20 febbraio, la location scelta dal presidente Alberto Cirio per comunicare (con un video via social) gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus Covid-19 in Piemonte. Prima le buone notizie del giorno: dal potenziamento della capacità di verifica dei "tamponi" con l'avvio presso i laboratori di Cuneo e Novara e soprattutto l'assenza di nuovi contagi, anzi, (LEGGI) della discesa del numero conosciuto fino ad oggi. «Dopo gli ultimi accertamenti, in Piemonte c'è solo un caso accertato di Coronavirus (legato al ceppo della Lombardia), non c'è un focolaio e i numeri non crescono» ha sottolineato il presidente.
Elementi positivi e considerazioni che Cirio utilizzerà per «chiedere al Governo di far ritornare il Piemonte ad una graduale normalità. Stiamo vivendo una crisi nella crisi, la salute è la prima cosa da curare, ma ci sono tante vittime nelle loro attività commerciali che ha ridotto gli incassi del 50. Nel turismo c'è la quasi totalità di disdette delle prenotazioni».
🔴 #Coronavirus PIEMONTE aggiornamento
Gepostet von Alberto Cirio am Mittwoch, 26. Februar 2020
«Credo che l'ordinanza possa essere rivista»
Nel suo bollettino sul coronavirus in Piemonte, il presidente Cirio ha poi preannunciato novità importanti sul fronte dell'ordinanza restrittiva: «Abbiamo bisogno di tornare alla normalità, in modo attento e intelligente senza mettere a repentaglio la sicurezza di nessuno. è quello che sottoporrà al presidente del Consiglio Conte e al ministero della salute. Lo farò dopo aver incontrato tutti i Prefetti del Piemonte, i presidenti delle Province e dei sindaci dei capoluoghi. Faremo il punto della situazione per valutare l'opportunità, o meno, di prorogare, ammorbidire o allentare questa ordinanza così dura, così pesante, che era giusto assumere, ma che alla luce dei dati di oggi credo possa essere opportunamente rivista. Messa per prima la salute delle persone, se il quadro è veramente quello che ci pare nei numeri allora potremo far tornare alla normalità questo nostro Piemonte che ne ha un gran bisogno». Resta sotto osservazione la situazione dei 36 cittadini anziani astigiani in vacanza in un albergo di Alassio (al momento in quarantena) dove si è manifestato il virus, proveniente anche qui dalla Lombardia.
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