«Esclusi dai contributi della Regione», la rabbia dei B&B di Mondovì Rooms

Ne avevamo già parlato un mese fa, quando lo stesso Comune di Mondovì (LEGGI QUI) aveva preso una posizione pubblica: c'è una fascia di strutture extra-alberghiere che si trova tagliata fuori dal bonus-Piemonte della Regione. Sono i titolari di B&B, affittacamere e locazioni turistiche classificati come "non imprenditoriali", riconosciuti da una legge regionale, che però a causa della condizione in cui la Regione stessa ha consentito loro di operare, sono prive di partita Iva.

Come è finita? È finita proprio come temevano: per loro, niente fondi. A Mondovì tanti di queste strutture si riuniscono sotto il nome "Mondovì Rooms", gruppo di strutture ricettive che raccoglie 18 attività di cui solamente 6 "imprenditoriali" e gli altri nella zona grigia di confine che ora ha scoperto di essere stata esclusa. «Ci piace ricordare - scrivono in una lettera - che l’ospitalità turistica in Piemonte, in base agli ultimi dati disponibili, nel 2017 era così suddivisa: 989 alberghi, 932 agriturismi, 2.756 strutture extralberghiere ( delle quali oltre 2000 non imprenditoriali)». A quanto spiegano loro, le strutture extralberghiere possono essere "a carattere imprenditoriale oppure non imprenditoriale": in questo secondo caso ci sono delle limitazioni all'attività (attività esclusivamente famigliare, no dipendenti esterni, apertura massima di 270 giorni all’anno). «Ma per quanto riguarda tutte le altre norme, oneri e imposizioni fiscali, siamo equiparati a quelle imprenditoriali: camere a norma, accessi, autorizzazioni comunali e sanitarie, si perde agevolazione IMU, si paga supplemento TARI, supplemento canone TV/Rai, bisogna essere accreditati presso la piattaforma della questura per la registrazione degli ospiti, si pagano le tasse in base alla propria fascia di reddito. L’unica differenza è la dimensione: difficilmente chi ha un B&B con una sola camera sceglie di avere partita Iva, ma questo non significa che l’attività non sia importante per quella famiglia, anzi».

Il bonus del "Riparti Piemonte / Riparti turismo", per loro non vale: «Apprendiamo ora con rabbia, stupore e delusione che siamo stati esclusi o dimenticati dal piano di aiuti per la ripartenza del turismo elaborato dalla amministrazione regionale. Proprio al contrario di quando si è dovuto normare in modo capillare le modalità e le caratteristiche delle nostre camere … in quel momento non ci si è dimenticato proprio di nulla! In quel momento eravamo considerati la colonna portante dell’ospitalità turistica regionale e il nostro settore doveva essere regolamentato al pari di un Grand Hotel!
Se questo è l’unico piano elaborato per la ripartenza del turismo, dobbiamo constatare che chi ci governa non ha assolutamente compreso come funziona il turismo nella nostra Regione e che il gradimento dell’ospitalità piemontese in larga parte deriva dall’esistenza di strutture familiari e accoglienti come le nostre. È stato deciso di non erogarci contributi forse in base a tecnicismi legati all’impossibilità di emettere fattura elettronica (come già ci è stata negata a livello nazionale la possibilità di usare il bonus vacanze) oppure perché sotto pressioni di lobby forti? Negli ultimi anni infatti il turista ha preferito il cosiddetto B&B a discapito delle grandi strutture; pertanto sovviene il dubbio che la scelta di aiutare solo le grandi strutture nasca dal desiderio di pochi di fare “pulizia” di tante microrealtà spesso di assoluta eccellenza. Dopo le promesse durante l’ultima campagna elettorale, ci saremmo aspettati dall’attuale giunta regionale un trattamento di aiuto proporzionato alla capacità ricettiva di ogni struttura e non un programma di contributi che non prende assolutamente in considerazione la nostra esistenza. Non stiamo chiedendo di essere aiutati più di altri o a discapito di altri, stiamo chiedendo di essere aiutati con e come gli altri! Speriamo vivamente che il piano di aiuti non sia ancora esaurito … altrimenti molte famiglie ricorderanno per molto tempo l’ingiustizia di questa amministrazione…oppure lo scarso rispetto per le famiglie?»

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