Da diversi mesi il paese di San Michele Mondovì è interessato da atti vandalici di un gruppo di teppistelli che si aggirano, soprattutto nelle ore notturne, rendendosi colpevoli di schiamazzi e danneggiamenti, ma quanto accaduto nella serata di ieri sicuramente è di una gravità finora mai raggiunta.
Si è verificata un'aggressione ai danni del conducente di un bus privato, appartenente alla ditta Gerion. Smontato dal servizio a tarda sera, verso la mezzanotte, il bus stava per rientrare in rimessa, quando si sono avvicinati alcuni ragazzi chiedendo insistentemente di poter salire. Forse convinti che si trattasse di un bus di linea, volevano raggiungere Ceva, ma davanti al diniego dei titolari del mezzo, marito e moglie, non si sono fermati ed è scattata una brutale aggressione, culminata con il danneggiamento del mezzo. I ragazzi hanno lanciato un sasso, rompendo un finestrino, e hanno divelto un dissuasore in ghisa, lanciando la sfera soprastante, pesante diversi chili. Gli aggrediti si sono rivolti all'ospedale, per cure e accertamenti.
In seguito a quanto accaduto sono accorse diverse pattuglie dei Carabinieri, e lo stesso sindaco Domenico Michelotti è accorso per sincerarsi di quanto accaduto. Esasperato, il primo cittadino commenta: «Tutta la mia solidarietà alla ditta Gerion, non meritano questo. È brava gente, che lavora, poi succede che ti spaccano il mezzo dopo una giornata di lavoro. E non si merita questo il nostro paese. Siamo persone tranquille, ci piace uscire la sera e adesso siamo tutti terrorizzati, per tutti San Michele è il paese "della baby gang". Ho fatto anch'io denuncia contro ignoti per il danneggiamento ai beni pubblici e mi sono costituito parte civile. Poteva andare molto peggio di così, una situazione del genere non si era ancora mai verificata».