Celebrazione partecipata e significativa sabato 3 settembre nel pomeriggio, nella parrocchiale di Santa Caterina, a Villavecchia, per la professione religiosa perpetua di suor Monica Eula e suor Veronica Griseri, entrambe villanovesi, che hanno così consacrato la loro vita nella Congregazione della Missionarie della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, che ha la casa madre proprio a Villanova M.vì. Ha presieduto la liturgia il vescovo mons. Egidio Miragoli, che ha sottolineato il confortante segno di speranza rappresentato da questa scelta di consacrazione al Signore, in tutto e per tutto. «La celebrazione cui stiamo partecipando ha indubbiamente, di questi tempi, le caratteristiche dell’eccezionalità. Sappiamo infatti che, se la crisi delle vocazioni sacerdotali è seria, ancora di più lo è quella delle vocazioni religiose femminili; e che dire dei matrimoni? Tutto testimonia di un’epoca restia agli impegni definitivi, paurosa nei confronti dei “sì” senza possibilità di ritrattazione - così il vescovo mons. Egidio Miragoli nell’omelia -. Ma noi, questa sera, abbiamo fra noi due giovani donne, Suor Veronica e Suor Monica, ambedue di Villanova, che esprimono il loro “Eccomi!” definitivo con la professione perpetua e si consacrano a Dio mediante la professione dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza secondo le Costituzioni della Congregazione delle Missionarie della passione di nostro Signore Gesù Cristo. La liturgia parla di spose che vogliono seguire Cristo come loro sposo e che intendono “perseverare nel loro proposito fino alla morte”: qui c’è tutta la grandezza di chi sceglie uno sposo che non si può vedere fisicamente né incontrare; e c’è tutta la fortuna, o il merito, di chi sceglie uno sposo perfetto, fedele, amorevole, misericordioso, sapiente, buono, incorruttibile dal tempo, divino».
Testo completo dell’omelia su “L’Unione” cartaceo di mercoledì 7 settembre