Venerdì 23 giugno il concerto finale dei flautisti del master ospitato a Mondovì


Dopo tre settimane di intenso studio, che ha visto protagonisti un gruppo di selezionatissimi studenti e alcuni dei migliori docenti di flauto del mondo, la masterclass The Complete 21st-century Flutist: The Global Artist in Concert della California State University Long Beach ospitata a Mondovì dalla Fondazione Academia volge al termine con l’attesissimo concerto degli allievi in programma venerdì 23 giugno 2023 alle ore 21 in Sala Ghislieri (ingresso libero). Come si sa, il flauto riveste da sempre un ruolo centrale nel repertorio classico – e non solo, visto che negli ultimi decenni ha trovato ampio spazio anche nel jazz, nel pop e nella world music – e oggi può contare su una letteratura sterminata, che abbraccia tutti gli stili e i generi musicali, dalle danze rinascimentali alle suggestioni dei autori dei giorni nostri. Data questa premessa, nessuno può stupirsi del fatto che il programma della serata abbracci quattro secoli di storia del flauto, ponendo particolare attenzione sulla scelta degli strumenti più adeguati – traversiere per il periodo barocco e traverso per il tardo romanticismo e le opere del XX e del XXI secolo – e sulla prassi esecutiva più corretta.
Il concerto si aprirà con Analiesia Hall e Kaela Seltzer al flauto traversiere e il “padrone di casa” Maurizio Fornero al clavicembalo, che eseguiranno un movimento di una Triosonata di Carl Philipp Emanuel Bach, figlio secondogenito del sommo Cantor lipsiense, oggi considerato tra gli esponenti più emblematici dello Sturm und Drang, la corrente letteraria e musicale intrisa di una persistente inquietudine, che segnò il definitivo passaggio dagli ultimi fuochi del Barocco al Preromanticismo. Va sottolineato il fatto che Carl Philipp Emanuel – clavicembalista di straordinario talento – scrisse parecchie opere per flauto per soddisfare le richieste del suo augusto datore di lavoro l’imperatore di Prussia Federico II, appassionato cultore di questo strumento. Dopo questo brillante lavoro, Jeremy Collins, Manda Mendiola e Alyson Rochlin condurranno per mano il pubblico alla scoperta di Friedrich Kuhlau, compositore tedesco vissuto nella prima metà del XIX secolo, che si distinse soprattutto in ambito cameristico, al punto da ricevere dai suoi contemporanei l’impegnativo titolo di “Beethoven del flauto”. Da Kuhlau, Rebecca Jaworski ci farà tornare con l’accompagnamento di Maurizio Fornero agli splendori del Barocco veneziano con una bella trascrizione del Concerto op. 10 n. 4 di Antonio Vivaldi, un’opera che sfrutta in maniera magistrale i ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi del flauto traversiere, sfoggiando passaggi di grande virtuosismo e una intensa vena cantabile. Subito dopo Daniel Chavez, Amanda Friesen, Kristen Isaly e Carmela Harkins eseguiranno una trascrizione del Terzetto finale del Rosenkavalier (Il cavaliere della Rosa) di Richard Strauss, ultimo esponente del Tardo Romanticismo europeo e autore noto soprattutto per i suoi monumentali poemi sinfonici. In un concerto come questo non poteva mancare il nome di Johann Sebastian Bach, che viene rappresentato dagli ultimi due movimenti della celebre Sonata in mi maggiore BWV 1035, uno dei principali capisaldi della letteratura flautistica di tutti i tempi; a proporci quest’opera sarà Isabelle Jamois, accompagnata al clavicembalo da Maurizio Fornero. Da uno dei giganti della musica si passerà poi a Lili Boulanger, compositrice francese di straordinario talento morta di tubercolosi all’età di appena 24 anni, di cui Julia Escobar, Saqtiel Orozco-Pedroza, Jonathan Rodriguez e Sammy Trentacoste ed Eun Mi Park presenteranno la toccante Soir sur la plaine in una efficace trascrizione per quattro flauti e pianoforte. A quest’opera farà seguito la Sonata Appassionata per flauto solo di Sigfrid Karg-Elert, compositore tedesco di grande originalità, che si distinse soprattutto nel repertorio corale e vocale: a interpretarla sarà Marta Zlatkovic. Il concerto si chiuderà con Amazonia dell’autrice contemporanea americana Valerie Coleman, eseguita da Sammy Trentacoste con il pianista Umberto Ruboni, e con Jour d’été à la montagne del celebre didatta e compositore francese Eugène Bozza, interpretata dalle flautiste Radha Castro, Rebecca Jaworski, Kayli Velazquez e Marta Zlatkovic.

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