«Desta preoccupazione la notizia del ridimensionamento del Reparto di Dialisi presso l’Ospedale di Ceva e ci stupiamo che invece tale annuncio venga fatto con serenità, anzi con la garanzia che si tratti di un miglioramento dell’offerta di servizi sanitari». Inizia con queste parole la lettera aperta del presidente del Co.Di.Ce., Davide Prato. «Nessun precedente depone a favore di questa affermazione. Pensiamo al Reparto di Ostetricia, pensiamo ai letti di Terapia intensiva, pensiamo alla riduzione dell’orario di apertura del Laboratorio Analisi, pensiamo al Pronto Soccorso naturalmente, non più aperto H24, e la lista potrebbe continuare. Nessuno naturalmente afferma che i pazienti monregalesi non possano avere la Dialisi nel proprio Ospedale: ci mancherebbe! Chiediamo semplicemente che l’attivazione di un nuovo servizio per una parte della popolazione non comporti il ridimensionamento di questo stesso servizio per un’altra parte della popolazione. Se così non fosse, non saremmo in presenza di un potenziamento della Sanità, ma semplicemente del trasferimento di un servizio da un ospedale all’altro. Da quanto detto, si comprende chiaramente che non si tratta di far battaglie di “campanile”: stiamo parlando di servizi essenziali, di diritto alla salute ed è evidente a tutti qual è il territorio più penalizzato nel corso degli ultimi anni. Abbiamo già elencato le varie misure che hanno interessato il nostro Ospedale, ma vogliamo anche sottolineare la situazione del Cebano, della Val Tanaro, delle Valli contigue e della Val Bormida ligure: territori “tagliati” da un confine regionale, ma uniti dalla difficoltà dei collegamenti, dalla crisi demografica, dal progressivo, ma costante calo dei servizi per la collettività. Chiediamo quindi una forte reazione da parte della politica locale, che deve, a nostro avviso, farsi sentire al livello politico regionale, facendosi portavoce di istanze sacrosante di questa parte del Piemonte e della Liguria. Ci viene in mente quanto accaduto pochi mesi fa presso l’Ospedale di Carmagnola: di fronte al timore della riduzione dell’orario di apertura del Pronto Soccorso, la politica locale ha reagito e nessun provvedimento di riduzione del servizio è stato disposto. È il momento che accada qualcosa del genere anche nel nostro territorio: l’Ospedale di Ceva deve essere oggetto di potenziamenti, non di ulteriori ridimensionamenti. E torniamo a sottolineare, come abbiamo sempre fatto, la naturale vocazione di questo Ospedale per la gestione delle emergenze: il ripristino dell’apertura H24 del Pronto Soccorso sarebbe un passo essenziale sotto questo aspetto», conclude Prato.
Co.Di.Ce.: «L’Ospedale di Ceva deve essere potenziato, non ridimensionato»
La presa di posizione del presidente Davide Prato a seguito della notizia dell’apertura del reparto Dialisi a Mondovì e la rimodulazione del servizio a Ceva