
Sabato 18 novembre, il Comitato di cittadini, imprese e Associazioni "Clavesana dice no allo stoccaggio di rifiuti pericolosi" ha inviato alla Provincia di Cuneo un dossier da addirittura 172 pagine, contenete una lunga serie di osservazioni e controdeduzioni al progetto Cement. Il faldone del Comitato è stato depositato tramite posta certificata ai responsabili provinciali della Conferenza dei servizi, che martedì 21 novembre sarà chiamata ad esprimersi sulla fattibilità o meno del progetto Cement Srl, relativo alla costruzione di un deposito rifiuti nell'area artigianale di Clavesana.
Nel fascicolo il Comitato, affidato l'incarico a professionisti di settore, tratta in maniera particolareggiata e dal punto di vista tecnico una lunga serie di temi. Si va dalla procedura di acquisizione dei terreni sui quali dovrebbe sorgere l'impianto, all'urbanistica e alle regole del Pip, passando per la segnalazione di incoerenze nelle tavole progettuali, la situazione delle falde acquifere, le polveri in emissione nell'atmosfera, la gestione degli stessi rifiuti pericolosi, la prevenzione incendi, l'impatto acustico e la presenza del canale verso la centrale Edison di Farigliano. Non vengono tralasciati inoltre il contesto socio-economico di inserimento del progetto, il territorio, la composizione della popolazione, i servizi del paese, il tessuto economico clavesanese, il ricordo della terribile alluvione del 1994 e le difficoltà della ricostruzione successiva.
Una serie di allegati fotografano inoltre la situazione del punto di vista paesaggistico, idrico e geologico. Un lavoro serio, meticoloso e scrupoloso. Un documento nel quale sono riposte buona parte delle speranze del Comitato e dei moltissimi cittadini che in queste settimane hanno espresso la loro contrarietà al progetto.
In sede di Conferenza dei servizi ovviamente anche l'Amministrazione di Clavesana porterà le sue controdeduzioni al progetto, approntate nell'ultimo mese dai tecnici incaricati.