Al rientro in casa si sono ritrovati il vetro della portafinestra rotto e l’abitazione, al primo piano di una villetta bifamigliare, parzialmente a soqquadro. Erano le 18.30 di domenica scorsa, in località Villarello, a Ceva. Nella stessa fascia oraria anche un’altra villetta in zona intanto era stata derubata, sia il piano terra che l’alloggio superiore. Il bottino è di gioielli e un po’ di denaro in contanti. «In questo caso – ci racconta una residente cebana – le chiavi dell’auto, che erano riposte in casa, sono state ritrovate inserite nel quadro della vettura parcheggiata in cortile. Probabilmente il provvidenziale arrivo dei proprietari ha evitato che venisse derubata anche la macchina». Gli episodi sono stati subito segnalati ai Carabinieri, che sono intervenuti sul posto con una pattuglia da Bagnasco. Le indagini sono in corso.
Fisiologicamente questo è un periodo dell’anno in cui l’allarme furti è maggiormente sentito. I servizi di controllo e di prevenzione da parte dei Carabinieri stanno proseguendo in tutto il Monregalese. La “Granda” di per sé ha caratteristiche morfologiche quali il vasto territorio e le ampie distanze dai centri abitati che la rendono più vulnerabile. La raccomandazione resta quella di segnalare ogni movimento sospetto. Alcuni gesti abituali possono poi essere “corretti”. Ad esempio, conservare i telecomandi dei cancelli o le chiavi dell’auto in un cassetto chiuso può aiutare a evitare che la frequenze d’onda (emesse anche quando il dispositivo non è attivo) venga clonata dall’esterno.