La ricercatrice e archivista Alice Mammola, conosciuta anche come divulgatrice culturale sui network di musica popolare come “La Canta Doira”, si è aggiudicata (sabato 10 gennaio) con il brano “Voci” la nona edizione del Sanrito Festival, il “piccolo festival” cuneese che mutua l’esperienza del più conosciuto sanremese e che va alla ricerca di grandi canzoni. Il brano vincitore è una passacaglia di tradizione tardo-rinascimentale, semplice con un loop tra strofa e ritornello che ha rapito l’ascoltatore e la giuria votante nella ricerca di creare un ponte tra la tradizione popolare e, grazie ad un arrangiamento di fiati, il radicamento con il presente folk. Sul podio oltre alla cantautrice torinese sono saliti anche il rapper napoletano (trapiantato a Torino) Fonzie, con un brano (“Sete”) coinvolgente per testo e flow martellante, a cui si è aggiunta la bella e tecnica voce di Elena Bassotto (in arte Librae), brava nel trovare un equilibrato rapporto della tradizione del canto jazz con le sonorità del “new soul”. E i tre sul podio sono solo la “cima dell’iceberg” della mole di talento rilevato nel corso delle serate.
L’esperienza di Sanrito racconta così due aspetti importanti: alla musica che vende migliaia di copie e che fa milioni di streaming sui social, si associa una dimensione più ristretta, non meno nobile che fa di tutto per emergere e cercare un palco. In modo semplice e con grande buona volontà, il Sanrito Festival offre a questi artisti bisognosi di visibilità un palco e ancora di più un pubblico. Anche in questa edizione l’auditorium di Cuneo era al completo in ogni ordine di posto.
Sbagliato pensare ad una riproposizione della vecchia “Corrida” di dilettanti allo sbaraglio; a Sanrito l’esperimento del “piccolo festival fatto di grandi canzoni” dimostra, al contrario, come sia possibile proporre cultura con professionalità e rigore, anche nel piccolo. Un esperimento nato oramai 10 anni fa e che per la sua decima edizione potrebbe meritare di trovare un nuovo luogo (magari un teatro come il “Toselli” di Cuneo?) in cui avere più disponibilità di posti per il pubblico e soprattutto una giusta cornice, in primis per l’orchestra (che, oltre ad eseguire durante la gara i brani, si occupa degli arrangiamenti e della scelta dei brani). La “Good Night Orchestra” era composta da Nicolò Bottasso (tromba e violino), Sergio Caputo (violino), Maurizio Guzzi (chitarra elettrica), Giaime Mannias (percussioni, fiati e voci), Ben (basso) e Tom (armonica e voci) Newton, Riccardo Sala (sax tenore), Marco Santullo (chitarra acustica), Tommaso Sorba (tastiere), Agnese Valmaggia (batteria) ed Elia Zortea (trombone).
È possibile rivedere entrambe le serate su You Tube