Ipotesi Piemonte: nel Cuneese scuole chiuse tranne gli asili nido. Oggi la decisione ufficiale, ma l'indirizzo è quello di fare come la Lombardia
Oggi, venerdì 5 marzo, il verdetto del Piemonte sulle scuole nelle province ad alto rischio, tra cui quella di Cuneo. Il Piemonte sta per intraprendere una decisione che, stando alle indiscrezioni che trapelavano ieri sera, sarà simile a quella della Lombardia: in provincia di Cuneo chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado - dalle Materne alle Superiori. Aperti in presenza solo asili nido e micronidi. Questo il provvedimento, valido almeno da lunedì 8 a venerdì 19 marzo e con rientro il 22. Nel resto del Piemonte, invece, DAD dalla II Media in su.
I dati nella giornata di ieri sono schizzati in alto: oltre 2 mila contagi in un giorno, tasso medio di positività al 7.64% e un indice Rt che sale fino a 1,18 - ricordiamo che a 1,25 scatta la soglia di "zona rossa". L'allarme riguarda quattro province: Cuneo, Torino, VCO e Vercelli. Tutte zone in cui il numero di contagi è esploso negli ultimi giorni avvicinandosi o ormai quasi superando la soglia dei 250 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. Il Cuneese ha parametri che sono tendenzialmente sopra la soglia di rischio. «Non dovremmo passare in zona rossa - ha affermato ieri il presidente della Regione Alberto Cirio -, ma i nostri valori stanno scavallando le soglie di allerta. Per cui dobbiamo stare attenti, e il rafforzamento secondo il Dpcm sta proprio nella chiusura delle scuole e nelle zone rosse chirurgiche».
IL DATO MONREGALESE - La mappa della Regione Piemonte segnava, a ieri sera, 108 contagi Covid-19 a Mondovì. L'assessore Luca Robaldo, in un incontro che si è tenuto ieri sera col gruppo "Priorità alla scuola", ha affermato: «L'indice di avanzamento del virus a Mondovì è salito tantissimo nel corso dell'ultima settimana, siamo quasi alla soglia dei 200 nuovi casi ogni 100 mila abitanti». All'Ospedale di Mondovì si contano 21 posti letto Covid, tutti occupati, e all'Ospedale di Ceva 12 occupati su 35.
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