La Procura della Repubblica di Cuneo ha disposto la revoca del sequestro preventivo del sedime di via Enzo Tortora, nei pressi dell’ingresso carraio all’Istituto Alberghiero “Giolitti – Bellisario”. Il provvedimento è subordinato e finalizzato all’effettuazione dei progettati lavori di messa in sicurezza.
«Si tratta – spiega il sindaco, Paolo Adriano – di un primo passo in direzione dell’auspicato ritorno alla normalità per studenti, docenti e residenti: amministrazione ed uffici si sono attivati tempestivamente per consentire, in tempi ridotti, un intervento di messa in sicurezza della strada finalizzato alla riapertura di una delle corsie al traffico veicolare a senso unico alternato. La strada, attualmente accessibile unicamente al transito pedonale, costituisce infatti collegamento di fondamentale importanza per l’accesso al quartiere di Piazza».
La frana e le indagini
Facciamo un veloce riepilogo. La frana si è staccata il 29 dicembre 2017: lo smottamento ha tranciato una condotta del gas distruggendo la cabina, si è riversata sulla palestra sottostante e ha causato il crollo di una parte della scuola, una “torretta” a cui si appoggiava una scala di sicurezza nella parte più nuova della struttura. Da quel giorno, l’intero edificio è chiuso. La Procura ha aperto un’indagine per “crollo colposo” e ha posto sotto sequestro tutta l’area della frana, compreso il piazzale a fianco dell’edificio. Il Comune, non potendo ottenere le garanzie di sicurezza (anche a causa del sequestro), ha emesso un’ordinanza di chiusura. La strada che sale verso piazza IV Novembre, via Tortora, è chiusa al traffico delle auto e aperta solo parzialmente al passaggio pedonale.
In attesa delle necessarie autorizzazioni a procedere, la Giunta comunale aveva approvato, in data 8 febbraio, il progetto finalizzato al ripristino delle condizioni di sicurezza del tratto stradale interessato dalla frana del 29 dicembre scorso. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 45.200 euro, finanziati grazie al contributo della Fondazione Crc e mediante fondi comunali. L’intervento comprende la realizzazione di un cordolo di cemento armato sottofondato a mezzo di pali trivellati di adeguata lunghezza, ancorati con tiranti in cemento armato precompresso. E’, inoltre, prevista una sistemazione puntuale dell’area. L’avvio dei cantieri è ipotizzabile entro la metà del mese di maggio, una volta effettuate le necessarie procedure di affidamento dei lavori.
Ma la scuola resta chiusa e inagibile
Purtroppo non si sblocca invece la situazione per il resto dell’area franata. E, in mancanza di quello, non si muove nulla neppure sul fronte degli accertamenti sulle condizioni di sicurezza necessarie a far togliere l’ordinanza del Comune che ha determinato la chiusura anche dell’ala vecchia del “Giolitti”. Nei prossimi giorni, l’assessore Luca Robaldo si attiverà per organizzare un incontro con la scuola, chiesto da tempo dall’Istituto come ribadito la scorsa settimana nella lettera del presidente del Consiglio di Istituto, Carlo Rinaldi.