Una linea di “smielatura” nell’ex-Ilsa di Ceva. Il polo agroalimentare per la trasformazione delle materie prima dell’imprenditoria agricola del territorio, in modo da ottimizzare tempi e costi, andando a eliminare dispersioni e intermediari, si arricchirà di una seconda parte, con una linea completa di “smielatura”. Il tutto grazie al finanziamento concesso dalla Fondazione Crc: 25 mila euro per il 2019 e altri 30 mila nel 2020.
Una linea di “smielatura” nell’ex-Ilsa di Ceva
«L’intento – spiega il sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone, che, come assessore all’Agricoltura della Giunta Vizio, lo aveva seguito anche nella prima parte – è quello di andare incontro alle esigenze dei produttori agricoli realizzando il polo di aggregazione e trasformazione, che grazie al nuovo intervento potrà comprendere anche il miele.
In particolare, gli apicoltori potranno usufruire del servizio messo a disposizione, portando la melanina. E, seguendone la lavorazione, potranno uscire col miele già pronto. In questo modo avranno una diminuzione delle spese e potranno meglio occuparsi della produzione. Con la possibilità di avere anche uno spaccio per la vendita. Resta da studiare come realizzare il tipo di Consorzio, che sarà esteso agli apicoltori di tutto il territorio. Intanto prosegue la realizzazione del Polo agroalimentare, voluto in collaborazione con la Coldiretti, in quanto questo Polo non riguarda solamente Ceva e le aziende agricole presenti sul territorio comunale ma anche i Comuni vicini, creando un punto di riferimento per tutto il Cebano. A cominciare dalla trasformazione dei funghi, che in un laboratorio appropriato potranno essere lavorati e confezionati, col marchio di Ceva».
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