Lo scaricatore di piena delle acque bianche del canale Carassona non si farà nella vecchia galleria ferroviaria tra l’Altipiano e Breo. Piccolo riepilogo: l’opera sarebbe una sorta di canale-bypass delle acque di piena della vecchia “bialera” che fa da collettore delle acque bianche e attraversa parte del Ferrone, l’Altipiano e sbuca per un tratto in via Fossano. A questo canale manca uno sfogo, che consenta di non esondare in caso di piena. È una delle più grosse e onerose opere pubbliche (servono più di 2 ml di euro) di cui necessità la città di Mondovì. L’altro “soggetto” in causa è il tunnel Altipiano-Breo, costruito verso la fine del 1800 e rimasto attiva fino agli anni '80, quando la stazione ferroviaria di piazza Della Repubblica venne chiusa. L'Amministrazione voleva usare questo passaggio per trasformarlo in "tunnel idraulico" e farci passare il canale. Un'idea che avrebbe consentito di risolvere la questione con molti meno disagi e costi per la città. Invece non si può fare. Lo ha spiegato chiaramente l’assessore Sandra Carboni nel corso del dibattito durante il consiglio comunale di martedì 30 luglio a Carassone: «L’ipotesi dello scaricatore nella vecchia ferrovia è stata messa da parte per due motivi: il primo è la mancata risposta delle Ferrovie, il secondo sta nei lavori di messa in sicurezza della galleria (avviati, su sollecito dell’amministrazione comunale, da RFI con 6 ml di euro, ndr) che stanno andando a rilento e senza le caratteristiche di cui avevamo bisogno per un intervento del genere. Per lo scaricatore si sta lavorando al progetto esecutivo per una struttura interrata e la gara sarà avviata entro la fine dell’anno». E il vecchio tunnel? Terminata la messa in sicurezza probabilmente gli ingressi torneranno ad essere coperti dalla vegetazione. Difficile immaginarne un utilizzo per la città ed RFI ha già definito del tutto impossibile il recupero a fini ferroviari.
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