Coronavirus: salgono ancora i contagi in Piemonte, ma ancora nessun caso in provincia di Cuneo. Ora ci sono 81 casi "probabili"
Salgono a 81 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte, di cui 78 piemontesi e 3 ricoverati in Piemonte ma residenti in altre regioni. Ieri mattina lo stesso dato era a quota 56: poi sono saliti a 63 in serata. La nota diramata alle 11,30 dalla Regione parla di 41 in provincia di Asti, 15 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese. Ancora nessun caso in provincia di Cuneo.
Venticinque persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 19 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 6 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 13 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. Finora sono 514 i tamponi eseguiti in Piemonte, 407 dei quali risultati negativi.
Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sugli 81 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso dello stesso Istituto.
È stato riaperto in mattinata, dopo essere stato opportunamente sanificato nelle zone a rischio, il Pronto soccorso dell’ospedale San Luigi di Orbassano, a causa del passaggio di un paziente individuato come “caso sospetto” e risultato poi positivo al test sul COVID-19.
Non ha interrotto l’attività, invece, il Pronto soccorso delle Molinette di Torino, dove è stato gestito secondo i protocolli un caso sospetto, risultato poi positivo al test. In via precauzionale, alcuni operatori sanitari stati messi in isolamento fiduciario domiciliare.
Per contenere la diffusione del virus, l’assessore regionale alla Sanità e il coordinatore dell’Unità di crisi chiedono la collaborazione di tutti i cittadini piemontesi, invitandoli a rispettare le norme di prevenzione e a limitare al minimo indispensabile le uscite in luoghi di assembramento. Comportamenti responsabili da parte della popolazione aiutano a mitigare l’impatto dell’onda lunga dei contagi sulle preziose (e non infinite) risorse del Servizio sanitario nazionale. Minore sarà il numero dei casi affrontati dagli operatori degli ospedali e meglio questi potranno essere fronteggiati e curati.
IL PIANO OSPEDALIERO
A partire da oggi, la Regione vara un maxi-piano ospedaliero per ricavare posti letto in tutte le provincie da dedicare esclusivamente ai malati affetti da coronavirus. Il piano totale prevede 88 posti letto di medicina infettiva (per i ricoveri pre o post rianimazione) e 64 posti di rianimazione. «I dati ci danno una percentuale dell'8,2% di casi contagiati che possono finire in rianimazione- ha detto Icardi -. Col piano che stiamo predisponendo potremo "coprire" l'emergenza anche se i contagi salissero a 600». Il piano riguarda anche Cuneo: al "Carle" verranno dedicati al covid-19 (qualora la situazione lo richiedesse) 30 posti di medicina e 5 letti di rianimazione. Gli altri ospedali interessati sono Tortona (che da oggi è ospedale interamente dedicato all'emergenza covid-19, svuotato di tutti gli altri pazienti) Asti, San Luigi di Torino, Vercelli, Casale.
UNICO NUMERO VERDE: 800.19.20.20
Numero verde sanitario attivo 24 ore su 24, a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus. Al telefono risponde personale specializzato, che esegue una sorta di pre-triage e, sulla base di una serie di domande e risposte, indica al paziente cosa fare o dove recarsi.
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