«Non riteniamo opportuno incentivare l’uso della app "Immuni" in Piemonte». È lapidario Ferruccio Fazio, l'uomo che il presidente Cirio ha messo alla guida della task force sanitaria regionale per la "fase 2" dell'emergenza Covid.
È di ieri la chiusura di un report consegnato dal gruppo di lavoro di Fazio alla Giunta e all'assessorato Sanità in cui, fra le altre cose, l'ex ministro della Sanità e oggi sindaco di Garessio, boccia la app. Le motivazioni? «Io ritengo che da noi in Piemonte non sia troppo utile: abbiamo messo in piedi un sistema di tracciamento dei contatti avanzato. "Immuni" è solo un alert». Giudizio condiviso anche dal presidente dell’Ordine dei Medici di Torino Guido Giustetto, anch'egli parte della task force messa su da Cirio. Non è immediata da scaricare, non tutti lo hanno fatto o vi sono riusciti. «E se il numero di quanti la scaricano non è rilevante - conclude Fazio –, l’utilità è già compromessa».
Immediate le reazioni dal Movimento 5 Stelle. La senatrice Elisa Pirro, membro della commissione Sanità, dichiara: «Trovo grave e molto pericoloso che la Regione Piemonte non ritenga opportuno che i cittadini scarichino l'app Immuni. È stato ribadito più volte anche dalla ministra l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano che l'applicazione è uno strumento importante e sicuro per la tracciabilità del Covid-19 e la mappatura di eventuali nuovi focolai. Per quanto riguarda la questione esclusivamente medico sanitaria, trovo inoltre positivo dare l'opportunità di fare più test e tamponi in maniera mirata, a meno che si ritenga che il proprio sistema sanitario non sia capace di sostenere e gestire una richiesta più alta. Fare propaganda su un tema così complesso non aiuterà certo i piemontesi ad affrontare questo periodo di convivenza con il virus. Il Governo nel frattempo pensa alla tutela della salute dei cittadini». e il gruppo consigliare: «Anziché gettare fango su un'app, la task force coordinata da Fazio smetta di fare propaganda contro il governo e indichi in modo chiaro e senza allusioni quale sarebbe la strategia che il sistema Piemonte dovrebbe adottare per attuare con attenzione il tracciamento. Attraverso questa applicazione si avvertono infatti gli utenti che hanno avuto un'esposizione a rischio, anche se sono asintomatici. Nessuno conoscerà i loro dati personali, né saprà dove siano o cosa facciano. L'app, però, potrà informare l'utente permettendogli di seguire tutti i percorsi di sicurezza sanitaria. La task force di Fazio ha forse idee migliori?».