Un solo banco. Il titolare scuote la testa, sconsolato: «Non sono arrabbiato - dice -. Direi piuttosto molto dispiaciuto. Io ci credevo nello spostamento dei banchi nelle piazze... ma così non funziona». È la mattina di sabato 27 giugno, e mentre ci parla sta ancora posando i prodotti sul bancone: fette di formaggio DOP, tagliate sul momento e incartate pronte per essere vendute. Ammesso che passi qualcuno a comprarle. Perché in piazza Santa Maria Maggiore, a Breo, dove si è piazzato, è letteralmente solo come un cane.
Viene da Caraglio, è uno degli "spuntisti" del settore alimentare a cui il Comune ha chiesto di tentare la sperimentazione: approfittando delle norme Covid e dei lavori in piazza Ellero, spostarsi dall'ala storica del mercato del sabato e tentare una nuova collocazione in una delle piazze di Breo.
Nell'altra zona di Mondovì Breo, oggetto della sperimentazione, le cose vanno un po' meglio: i banchi spostati in via Marconi sono cinque, quelli presenti oggi in piazza Cesare Battisti due. Qui la vicinanza con piazza Ellero consente una sorta di continuità di percorso, funzionale alla situazione. Chi si reca al mercato accetta di uscire un poco dal suo "percorso prestabilito": «Purtroppo - ci fa notare uno degli ambulanti "traslocati" - l'idea del mercato diffuso, oggi, rischia di cozzare con la fretta che hanno gli acquirenti. È passato il tempo in cui chi andava al mercato lo faceva con calma, prendendosi il tempo di passeggiare fra i banchi. C'è stress, fretta, urgenza. Se il cliente non trova il banco alla rpima occhiata, se ne va».
Lo scenario in piazza Santa Maria Maggiore però è desolante. La scorsa settimana erano in due, c'era anche un banco che vendeva la vera focaccia genovese. Oggi c'è solo il banco dei formaggi, in una piazza interamente chiusa al traffico e vuota. Per incentivare chi si sposta, il Comune ha anche concesso il posto gratis: «Ma è chiaro che non basta - ci spiega -. Questa mattina una funzionaria del Comune è venuta a parlarmi, mi ha garantito che cercheranno di fare qualcosa, di portare altri banchi. Io lo spero. Penso che il mercato nelle piazze sia una bella idea... ma non così. Se fossimo in tanti, questa piazza potrebbe funzionare: come una mini-fiera, magari caratterizzata. Invece è desolante».
Tornerà sabato prossimo? «Non lo so. Ripeto, io non sono arrabbiato. Non è questione di essere l'unico: io vengo qua per lavorare, se ci fossero i clienti che fanno la fila verrei ben volentieri anche se sono l'unico. Ma sono i clienti a mancare: passano a fianco della piazza, vedono un solo banco, commentano fra di loro... e poi vanno via. Questo è il mio lavoro: se vengo qua per non lavorare, che senso ha?».