Sabato sera è stata celebrata a Cosseria la messa di suffragio per padre Albano Passarotto. morto due settimane ad Antananarivo in Madagascar, a seguito del contagio da Covid-19. Era ottantenne e da 55 anni operava da missionario vincenziano tra i più poveri in terra malgascia. Originario del Veneto, era giunto con la famiglia a Cosseria, come sfollato a causa alla terribile alluvione del Polesine ad inizio anni ’50.
L’Eucaristia, nella parrocchiale di Cosseria, è stata presieduta dal vescovo di Mondovì mons. Egidio Miragoli. Durante l'omelia il vescovo ha fatto degli accostamenti tra il vangelo di questa domenica in cui Gesù sente compassione per la folla, compiendo la moltiplicazione dei pani, e la vita di padre Albano, ricordando tutte le opere buone che ha compiuto durante i tanti anni di missione in Madagascar: le scuole che ha costruito, nelle quali dava da mangiare a moltissimi bambini e, insieme ai suoi collaboratori, offriva una appropriata istruzione. Dopo l’Eucaristia sono intervenuti il nipote di padre Albano, che ha spiegato le circostanze della morte del missionario, e il sindaco che ha ringraziato i presenti e ha indirizzato parole di apprezzamento in onore di p. Albano Passarotto. “Tutte le volte che padre Albano veniva a Cosseria, durante l’oratorio estivo, ci raccontava dei suoi bambini e celebrava con noi la Messa – commentano i ragazzi ed i giovani della parrocchia –. Come comunità abbiamo sempre mandato un aiuto al missionario e continueremo a farlo, sostenendo le sue opere. Anche le offerte che sono state raccolte durante la celebrazione sono per la sua opera. Ricorderemo sempre padre Albano e sarà sempre un esempio di vita per noi”.