Mondovì, sulle scuole in Cittadella la Sovrintendenza frena: «Abbattere il "Bertolotti"? Difficile». Ora l'ipotesi si allontana
Il sogno di trasferire le Scuole superiori in Cittadella si allontana. Questa è la (cattiva) notizia che emerge dal Consiglio comunale di Mondovì. Perché la Sovrintendenza, sollecitata da mesi dal sindaco Paolo Adriano, ha finalmente risposto. Ed è una doccia fredda: «Pare opportuno dire sin da ora che difficilmente potrà avere esito positivo l'istanza di abbattere il "Bertolotti"» per costruire la nuova scuola. E la ragione sta nel «particolare rilievo del palazzo in oggetto». Insomma: sindaco, per noi è no. O, se preferite, «difficilmente no».
Il “Bertolotti” è l’edificio che sorge sul retro della Cittadella, quello che si affaccia su un piazzale-terrazza da cui si gode di una vista mozzafiato sulle colline. È un palazzone altro tre piani, 1.600 metri quadrati per piano: potrebbe ospitare senza problemi una scuola da 800-900 studenti. Potrebbe. Ma, a questo punto, l'ipotesi si fa più incerta.
La Sovrintendenza giudica invece «da verificare» l'ipotesi di trasformare il palazzo in edificio scolastico, senza abbatterlo. E ha anche chiesto al Comune ulteriori approfondimenti. Ma il rischio è che, per questa seconda ipotesi, i soldi non si troveranno mai.
«Infatti, stando alle stime dei professionisti - ha detto il sindaco Paolo Adriano nel corso del Consiglio comunale, rispondendo a una domanda di Paolo Magnino (PD) - l'adeguamento della struttura avrebbe costi fra i 12 e i 13 milioni». La cifra necessaria ad abbatterlo e costruire la scuola nuova sarebbe invece inferiore, forse attorno ai 9 milioni di euro. La somma disponibile, almeno al momento, è ancora minore: 7,5 milioni di euro, con un finanziamento della Regione (3,5 milioni) e uno della Provincia (4 milioni). Il “tesoretto” è fermo, in attesa che arrivi un progetto realistico.
Va ricordato che l’ipotesi di portare le Scuole superiori nell’ex Cittadella era indicata come la via maestra da percorrere secondo la relazione finale della “Commissione edifici vuoti” che coinvolgeva l’intero Consiglio comunale. La Commissione edifici vuoti non si riunirà più, il percorso è interamente nelle mani del sindaco. Che ora teme di essere finito davanti a un muro di gomma. E afferma: «Un eventuale diniego significherà che quel luogo resterà abbandonato e inutilizzato. Mi domando: a chi giova?».
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