Seimila metri quadrati d’affresco su Maria Assunta in cielo, nella cupola del Santuario a Vico
Ben 17 parrocchie in diocesi di Mondovì sono dedicate all’Assunzione della Madre del Signore. Fiaccolata sabato sera 14 agosto in Certosa di Pesio. Domenica alla Balma per “Laudato sì”
Per molti è solo… Ferragosto, con reminiscenze antiche all’insegna delle “Feriae Augusti” (Ferie concesse dall’imperatore nel cuore dell’estate e nella pressione della canicola). E resta comunque un momento in cui ritagliarsi una pausa, pur breve, per riprendere il cammino nel tempo complicato che ci avviluppa. Siamo ancora allertati dal rischio pandemia. E non ci si possono permettere leggerezze irresponsabili. Anche la sosta ferragostana andrà vissuta con estrema cautela e forte consapevolezza. C’è da fronteggiare il virus, in una partita non facile, adesso supportata dai vaccini, ma da interpretare appunto con responsabilità verso sè stessi e verso gli altri, con le misure che sono richieste, per il bene di ciascuno, a cominciare dalla salute da non compromettere.
Ma per i credenti, il 15 agosto, è innanzitutto la solennità mariana dell’Assunta, che propone il mistero della Vergine Madre come prima salvata in pienezza dalla Pasqua del Figlio, il Crocifisso Risorto. E sotto questo sguardo di fede, Maria si presenta come “segno di sicura speranza e di consolazione”. E possiamo dire che, nella consapevolezza del popolo cristiano, la convinzione di Maria come prima redenta dal Cristo il Vivente si è radicata ben presto lungo i secoli diventando parte importante del patrimonio di fede condivisa, fino alla proclamazione del dogma nel 1950.
Nell’arte che si accompagna al cammino concreto dei credenti, anche nella nostra terra, il mistero di Maria Assunta al cielo trova espressioni significative ed interpellanti. Citiamo, per tutti, l’affresco gugantesco (sei mila metri quadrati) all’interno della cupola del Santuario di Vicoforte, con la grandiosità della figura di Maria accolta in cielo dalla Trinità e dagli angeli. L’opera è di Mattia Bortoloni (realizzata in due anni dal 1746 al 1748).
Ma numerose sono le parrocchie che, in diocesi di Mondovì, sono dedicate a Maria Vergine Assunta, a testimonianza di un radicato legame di fede per Colei che ha visto “l’Onnipotente operare grandi cose” nella sua vita, sulle orme del Figlio.
Le parrocchie in diocesi dedicate all’Assunta
Sono 17 le comunità parrocchiali da secoli in terra monregalese guardano a Maria Assunta in cielo come patrona: Mondovì Breolungi, Mondovì Borgato, Ceva, Carrù, Bene Vagienna, Castellino Tanaro, Prato Nevoso, Garessio Borgo, Sale delle Langhe, Villanova Madonna del Pasco, Lisio, Montaldo M.vì, Niella Tanaro, Pievetta, Crava Rocca de’ Baldi, Sant’Albano Stura e Torre M.vì (Piazza).
Il messaggio: “Dove sta la vera grandezza”
«Si sono da poco concluse le olimpiadi. Si sono incoronati campioni, si sono celebrate vittorie, si sono esaltate prestazioni sensazionali, frutto di fatica, sudore, dolore, costanza e tenacia – riflette ad alta voce don Marco Giordanengo (Giordy) nel commento alla pagina del Vangelo nel giorno solenne dell’Assunta che rimanda al “Magnificat” –. Oggi la Chiesa celebra una regina, o potremmo dire incorona una “campionessa” della fede. Una donna che con la sua temerarietà sfidò le consuetudini e accolse un bambino che le avrebbe potuto valere una condanna a morte. Una donna che con la sua solerzia si è fatta prossima alla cugina nel bisogno e nella prova. Ma la sua esultanza immensa, tanto grande da essere presa a riferimento per la preghiera della sera in tutta la Chiesa cattolica, è fondata… sull’umiltà! Non sulla grandezza del figlio che nascerà. Non sulla straordinarietà del concepimento, di cui manco parla. No! La sua esultanza si fonda “sull’umiltà di una serva”! Ecco una provocazione per noi seguaci della fama e della notorietà. La vera grandezza risiede nell’umiltà. Nello sguardo umile con cui occorre guardare i propri successi, sapendo che la più grande vittoria è “percepire lo sguardo di Dio sulla propria vita”. Uno sguardo che ti avvolge nella tua concreta consistenza, fatta non solo e non per la maggior parte di successi, ma anche di limiti e paure. Uno sguardo che ti conforta e ti rigenera. Ma questo sguardo vitalizzante ti può raggiungere solo a partire dall’umiltà. E allora per intercessione della Serva campionessa, invochiamo questa … Benedetta umiltà».
Fiaccolata in Certosa di Pesio, sosta alla Balma per “Laudato sì”
Segnaliamo la proposta dei Missionari della Consolata in Certosa di Pesio: sabato 14 agosto, a partire dalle 20, la Messa nel parco certosino e quindi la fiaccolata dell’Assunta, nel rispetto delle misure anti-contagio. E domenica 15 agosto proseguendo l’itinerario ai rifugi alpini del Monregalese, all’insegna dell’enciclica “Laudato sì”, su iniziativa della Zona pastorale Valli Pesio ed Ellero, sosta alla Balma per la messa alle 11 e quindi per la condivisione sui temi ambientali alle 15.