Continuano a crescere, e purtroppo sempre di più, i casi Covid-19 in Piemonte. Con un incremento di 8.339 casi nel corso dell'ultima settimana, l'incidenza (valore di riferimento per capire la diffusione del contagio) è passata da 165,2 a 213,3 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Questo comunica il bollettino di ieri, domenica 12 dicembre, emanato dall'Unità di crisi della Regione Piemonte.
La curva degli attuali contagiati (persone attualmente affette dal virus, non ancora guarite) sale da 13.697 a 18.089. Ricordiamo che fino al 29 novembre erano sotto quota 10 mila, sono quasi raddoppiati in due settimane. Il numero totale di persone ricoverate, in una settimana, è passato da 500 a 596 (lunedì scorso erano 460 nei reparti Covid e 40 in terapia intensiva, ieri 548 nei reparti Covid, 48 in terapia intensiva).
IL CONFRONTO CON UN ANNO FA 84-10 dicembre): «Stessi contagi, i ricoveri 10 volte meno: merito del vaccino»
Il numero di contagi della settimana 4-10 dicembre (8.273 casi) è pressoché identico allo stesso periodo del 2020 (8.600 casi), ma le ospedalizzioni sono quasi 10 volte meno (40 posti occupati di terapia intensiva contro i 341 dello scorso anno e 455 posti letto ordinari rispetto ai 4.200 della stessa settimana del 2020). La percentuale di positività sui tamponi eseguiti adesso è del 2,2% contro l’8,2% di allora. Un impatto ancor più alto continua a evidenziarsi sulla mortalità, passata dai 457 decessi di allora ai 12 dell’ultima settimana 2021. La popolazione con ciclo completo (monodose o doppia dose) sui circa 4 milioni di over12 attualmente vaccinabile è dell’83,5%. «Questi numeri continuano a confermare il valore della nostra campagna vaccinale, che pur in una situazione di incremento nazionale dei contagi consente al Piemonte di continuare a restare in zona bianca e di contenere le conseguenze del virus - sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il massimo sforzo ora è continuare a correre per alzare la copertura dei richiami. I dati della Fondazione Gimbe ci confermano con la Toscana in testa alle regioni per terze dosi già somministrate e abbiamo già raggiunto la quota di 35 mila vaccini in un giorno, superando la media di 29 mila somministrazioni richieste dal generale Figliuolo. Ma l’obiettivo è accelerare ancora di più e ringraziamo tutta la macchina vaccinale per lo sforzo enorme che sta ancora una volta mettendo in campo per garantirlo».